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Tuscan Sun Review (5): Mayes, Afonso, Ferri, il Tuscan tra pittura e fotografia

Poesia e colore, questi gl’ingredienti di Edward Mayes e di Alberto Alfonso, artisti che in occasione del “Tuscan Sun Festival” espongono le loro opere a “Sant’Agostino”. Sono dipinti di grandi dimensioni – perlomeno quelle di Edward Mayes – dai colori fantasia che s’incastonano tra di loro grazie a giochi geometrici, in cui risultano scritte poesie in inglese accompagnate da piccoli ritratti di scrittori (purtroppo in sala non ci sono cartelli con le traduzioni in italiano e questa è una mancanza).

Sono opere di buon impatto emotivo che nascono anche da una distinta idea di unire Poesia e Arte pittorica; anche Alberto Alfonso compie il medesimo processo creativo rivolgendosi però a un modo di dipingere meno astratto e più figurativo, arrivando in alcune delle sue opere a una concezione classica della figura. In altre creazioni si diletta invece nell’inventare piccole bacheche in cui all’interno poesie si uniscono a giochi di colore simili a quelli di Mayes, con anche un’altra componente aggiuntiva: quella dei giochi di luce naturale, una luce filtrata da delle apposite fessure poste sul lato copritivo della bacheca.

Nelle sale del museo MAEC espone invece Fabrizio Ferri, famoso fotografo italiano che intende, tramite la sua fotografia, mettere in risalto l’espressione della personalità umana tramite il gesto, ed è per questo che i suoi soggetti sono ripresi perlopiù dal mondo della danza, dove personaggi come Roberto Bolle e Alessandra Ferri diventano oggetti di espressione emotiva tramite la posa e appunto il gesto. Sono fotografie che paiono quasi dei dipinti. A primo impatto mi sono chiesto se si trattasse di foto o di iperrealismo pittorico e mi hanno veramente attratto quelle tinte cromatiche così emozionali e intense

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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