Non so cosa avete visto, ma io ho visto un’altra cosa. Ho visto prima di tutto un artista, un grande artista, l’ho visto muoversi sul palcoscenico con un talento di rara fattura, regalare sorrisi, entusiasmo, adrenalina, brividi, quei momenti di agognata serenità (così la definì il grande Don Backy) a cui tutti ci siamo abbeverati almeno per una notte. Ho visto un cortonese, emozionato, battersi per Cortona con le armi che madre natura gli ha dato, fortunatamente pungenti ed affilate ma sopratutto gratuite.
Ho visto un nipote salutare lo zio e un figlio parlare al padre, ma soprattutto ho visto un padre ricordare ad una folla che nessuna emozione potrà mai essere più grande dello sguardo trepidante di una figlia che ti osserva con amore ed orgogliosa ammirazione. Ho visto poi un amico parlare agli amici, forse non ricordandoli tutti, ma ringraziarli come se loro fossero parte del suo successo, pietre insostituibili di quella piramide di popolarità che lo accompagna da tempo.
Infine ho visto un uomo, e qui è il punto, un uomo intelligente, sagace e diplomatico congedarsi da tutti, non a caso, sulle note di una grande canzone di Franco Migliacci che parla di Cortona e che, ricordo ai dietrologisti del giorno dopo, dal 1971 più o meno suona sempre così… Paese mio che stai sulla collina disteso come un vecchio addormentato, la NOIA , l’ABBANDONO, il NIENTE sono la tua malattia…
Grazie Lorenzo! 4 agosto 2013… una notte senza malattia
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Complimenti...Bellissimo articolo Bravo Teodoro Manfreda...bellissimo e condiviso. Bravo!
Ciao Teddy,
Sai che non condivido certe tue idee, ma questa volta sono interamente con te.
Il merito del "Sid" e della "cheville ouvrière" che tutti apprezziamo, ma che purtroppo lascerà il Comune tra pochi mesi, per una pensione meritata, non può essere negato, perché :
- hanno riportato Lorenzo su questo palco dopo 26 anni (se non sbaglio era il 1987)
- hanno portato più di 7.000 persone su le nostre tre piazze,
- e cosa più importante, senza alcuno "graffio"...
Dalle mie finestre ho seguito tutta questa bellezza che tu elenchi, Caro Teddy, e con il cannocchiale ho potuto vedere da vicino questa figlia diventata grande e bella, che "beveva con gli occhi" suo padre, non per cinque minuti, ma per tutta la durata del concerto.
Bologna ricorda sempre il suo "4 marzo 43", e noi avremo sempre in mente un certo "4 agosto 2013"
Anche io intendo condividere tutto quello che in bellissime parole ed aggettivi ha espresso Manfreda al nostro beniamino cortonese . Bravo Teodoro.
una precisazione mi pare dovuta. Se dici -come scritto- che non sai cosa abbiamo visto, mi chiedo come fai a dire che hai visto un'altra cosa.
Bellissimo articolo che mi ha fatto venire le lacrime agli occhi. Io non ero presente ma in questi giorni, da cortonese, anche se ormai vivo da anni lontana, ho letto molti articoli e devo dire grazie a Lorenzo che ha fatto uno spettacolo strepitoso e grazie a chi dietro le quinte ha reso possibile tutto questo. Cortona sei nel mio cuore. Grazie Teddi per il bellissimo articolo che mi ha fatto emozionare
bravissimo condivido ogni tua parola, ciao marina
Tanti brividi ..prima x la paura dell'evento poi x l'emozione di sentirlo cantare di vederlo ballare e di vedere la gente godersi questo inedito concerto...dentro e fuori la piazza e dentro e fuori le mura..grazie a tutti x questo regalo ma grazie soprattutto a te Jovanotti
Caro Teodoro, aggiungo i miei complimenti.. sai la mia stima. saluti. Gaetano
che dire? mi inchino, ringrazio e auguro a tutti un buon ferragosto
Hai racchiuso in poke parole tutto ció che realemnte é stato Lorenzo e cio che lui ha voluto trasmettere!!,W LA MUSICA!!!!