Mi permetto di dissentire da quanto scritto nell’articolo dell’Inflessibile Lupo in merito a sagre paesane e scelte del programma musicale: non è vero che “gli artisti moderni costano troppo” e non è vero che ci sono solo “indipendenti” di nicchia non in grado di attrarre le masse. Come non credo che Fiordaliso possa richiamare più gente di un gruppo locale o di più gruppi locali; desta la stessa curiosità ed interesse di un gruppo energico che sappia pubblicizzarsi e vendere bene la propria immagine.
Io credo che l’unica cosa che non esiste e di cui si nota clamorosamente la mancanza è che a capo di qualsiasi scelta non ci sono menti coraggiose e propositive che si possano in qualche modo mettersi a cercare qualcosa di nuovo. E se non si vuole andare avanti a quel punto si può solo tornare indietro
In altri paesi del mondo le “sagre” sono festival ricercati e propositivi (il cibo esiste, è di qualità come da noi d’altronde ed è accompagnato da grandi line up o artisti) e radunano ogni tipo di persona, dai bambini all’anziano. Negli altri paesi però il bambino e l’anziano sono abituati ad esplorare e a incuriosirsi per la novità e il cambiamento.
Qui si vive spesso di ricordi e a forza di ricordare il risultato è che queste feste sono uguali e identiche a 40 anni fa.
Se non ci credete provate a domandare a qualche 70enne cosa è cambiato. Vi risponderà “poco o niente”. Scommettiamo?
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Ringrazio Alessio, che stimo come persona e come musicista, per il suo intervento e preciso che condivido quanto scritto: chi organizza sagre e feste ha lasciato da parte il non adeguarsi al ribasso e il fare scelte di coraggio.
Col mio articolo non volevo "assolvere" nessuno, ma solo spiegare la logica che c'è dietro certe scelte, evidenziando le novità che ci sono (resta ferma la formula, ma si evolve nella forma finale nel modo in cui ho spiegato)
Ovviamente io farei diversamente, potrebbe funzionare o non funzionare. Esperimenti interessanti come il Music Evolution di Alessio hanno dimostrato che non sempre cose nuove e coraggiose non funzionano. Qualche anno fa organizzavamo Insanamente a Camucia e non c'è stato bisogno di Fiordaliso nè di grossi investimenti per portare 4mila persone in una sola sera a Camucia, quindi non è detto che cercare soluzioni diverse non porti pubblico.
E' però anche vero che c'è una larga massa di persone che apprezza questo genere di artisti e che bene o male almeno una volta all'anno merita di essere accontentato.
E poi c'è l'assenza di eventi nel territorio, elemento che vorrei si prendesse in considerazione. In questo momento, sperando che le cose migliorino, mi viene quindi da dire che meglio Fiordaliso che niente
Ogni volta che mi viene in mente di fare un commento, mi vengono solo commenti fuori dalle righe, forse perchè sono vecciio,: preferisco non commentare, sagre e feste servono solo a fare consenso politico e sono il luogo dell'illegalità e dell'evasione fiscale.