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Ridono di me…

A una domanda, nemmeno poi tanto compromettente, Nicolas Sarkozy si gira verso Angela Merkel e insieme sorridono, accennano una risata e poi la trattengono. L’effetto è ancora peggiore: sembrano che stiano sghignazzando, o forse lo fanno davvero. Insomma, come diceva Ennio Flaiano, la situazione è grave ma non è seria. Ci si può anche ridere sopra. Oppure parafrasiamo Cesare Cremonini: ridono di me che sono un bastardo, un bugiardo e lo fanno senza un perché.

I rappresentanti istituzionali di Francia e Germania ridono del presidente del Consiglio italiano. Quindi degli italiani. Quindi di me.

Ridono di me, politico odiato che ho tantissimi nemici, ma che mi basta offrire poltrone a destra o a manca per farli tutti amici.

Ridono di me, italiano che espongo la bandiera italiana ogni quattro anno. Guarda caso sempre a giugno.

Ridono di me, studente universitario che non solo non vengo pagato dallo Stato per studiare, ma che peso sulle tasche dei miei genitori fino a 25 anni. Tasse, libri, abbonamenti del treno. Ma anche affitti della camera. E festini e discoteche tutte le sere.

Ridono di me, studente universitario che non faccio i festini e, per l’appunto, vado in Germania per studiare.

Ridono di me, che guardo cadere Pompei.

Ridono di me, giornalista del Tg1 che manipolo le immagini della conferenza stampa per non mostrare che Sarkozy e la Merkel ridono di me.

Ridono di me, che non voglio la Tav, non voglio le centrali a biomasse, non voglio i rifiuti per le strade. Anzi,  vorrei anche. Ma non a casa mia.

Ridono di me, che quando mi accorgerò che stanno ridendo di me, alzerò le spalle: “Forse stiamo affondando, ma perlomeno siamo simpatici”.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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