Io voto Bersani, ma non è questo il punto. Il punto è che in questi ultimi giorni i toni si sono molto inaspriti e questo clima rischia di vanificare il lavoro che è stato fatto dal Segretario prima e poi dai volontari di tutti i comitati per costruire tutti insieme questo bel momento di partecipazione democratica.
Si è passati dai toni del fair play ai colpi bassi in 24 ore e questo atteggiamento si è esteso a tutti i livelli da quello nazionale a quello locale. Non avrei voluto sentire da ambo le parti di spintoni, retro-pensieri, tifoserie da stadio, rancori personali, subdole strategie alla vigilia del ballottaggio.
Siamo andati alle primarie con un grande progetto, quello di governare questo Paese insieme alle forze del centrosinistra, per risanarlo e per ridare una speranza di futuro a tutti. L’obiettivo non è quello di vincere una partita di pallone ma di risollevare l’Italia. Non ci sono nemici ma solo compagni di viaggio che hanno una visione diversa del percorso ma non della meta. E lunedì sarà il primo giorno in cui dovremo tornare a lavorare tutti insieme per quella meta, perchè ci sarà bisogno del supporto di tutti per arrivare al traguardo.
Le diverse anime che sono venute fuori dal primo turno delle primarie sono l’essenza stessa e la forza del Partito Democratico. Il PD è nato da due grandi culture politiche del novecento e si è fuso nella consapevolezza che sarebbe stato un grande partito con sensibilità diverse. Di queste anime possono prevalere a volte una a volte l’altra ma l’obiettivo deve essere comune soprattutto per una forza che si candida alla guida di un Paese.
Mi piacerebbe che domenica sera festeggiassimo tutti insieme il grande successo delle primarie, un successo che già c’è stato sia per la voglia di partecipazione al voto sia per il rinvigorirsi di una speranza e credibilità nell’azione politica.
Domenica scorsa Il nervosismo di Grillo era evidente. Più di 3 milioni di persone si sono messe in fila ordinatamente e pazientemente per esprimere in maniera democratica il loro voto senza urlare e sopratutto senza vaffa. Non lo facciamo gongolare proprio ora.
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Menomale qualcuno che ragiona con la testa :) Quoto questa linea di pensiero dalla prima all'ultima parola!
Cara Francesca,
complimenti per l'analisi e la prospettiva del tuo messaggio.
Come non auspicare,infatti, che quanto tu dici non si trasformi in realtà dei fatti. Mi auguro anch'io che lunedì, terminata la sfida, tutti lavorino insieme per il vero progetto: governare con spirito riformista e di giustizia sociale questo Paese. Mi auguro, anche e soprattutto, che chi ha votato e voterà domenica si ricordi che ha sottoscritto un impegno di governo quale elettore di centrosinistra.
Maurizio Seri
Comprendo che si possa votare Bersani, ma francamente faccio fatica a comprendere chi si voglia definire 'newgen' e appoggia chi in campagna elettorale in diretta televisiva si permette il lusso di poter annunciare esplicitamente che ignorerà per l'ennesima volta la volontà popolare sul contributo pubblico ai partiti e farà di testa propria.
Rispetto le idee di ognuno, ma non posso esimermi dal notare che non vi è niente di NEW nel concepire le istituzioni come luogo per far valere il proprio pensiero e la propria volontà individuale o di gruppo di potere contro la volontà popolare espressa in una consultazione referendaria.
Se questi sono i valori messi in campo dal più probabile prossimo presidente del consiglio francamente sono molto preoccupato.
Gentile Sig. Padovani,
sorvoliamo sul fatto che il suo commento a me sembra off-topic dato che nell'articolo si parla di ben altro.
In ogni caso la invito a non fermarsi al mero nome del gruppo PD NewGen (di cui anch'io faccio parte) bensì a leggere con attenzione il manifesto. Si accorgerà che i concetti ivi espressi sono ortogonali all'appartenza a Bersani o Renzi tanto è vero che siamo più o meno equamente distribuiti tra bersaniani e renziani. Noi crediamo fermamente negli ideali del PD e il gruppo è nato proprio per dare slancio ad alcuni di questi ideali che noi riteniamo prioritari
Caro Apollonio,
Il rilievo l’ho fatto proprio perchè avevo letto la pubblicazione del vostro manifesto in cui si parla tra le varie cose di combattere l’antipolitica ed attirare le persone che si allontanano dalla politica.
Il mio rilievo non è che dobbiate essere per Renzi, non fraintenda.
Dico solo che cozza terribilmente, proprio con le dichiarazioni programmatiche del manifesto, volere come presidente del consiglio chi dichiara di non voler rispettare l’esito di un referendum popolare.
Nella graduatoria delle cose appartenenti alla peggiore politica che allontana le persone credo questa questione sia ai primi posti.
E’ vostro sacro santo diritto stabilire quali valori siano prominenti all’interno del movimento come lo è il mio di non capire perchè il rispetto dei diritti costituzionali non sia condizione sine quan non per essere eletto all’interno del partito democratico.
A mio avviso è l’ennesimo autogol regalato a Grillo.
Guardi che ciascun elettore sceglie il proprio candidato in base alla migliore affinità di idee. ciò non vuol dire che l'elettore debba per forza condividere tutto ciò che dice il candidato. ciascun elettore quindi sceglie chi ritiene sia il miglior candidato che è sempre, a rigor di logica, il meno peggiore (dal punto di vista dell'elettore). in altre parole mi pare inappropriato e irrispettoso accusare una persona di aver sbagliato nella sua scelta del candidato solo perché una cosa non le piace quando magari ce ne sono altre cento che vanno bene (sempre dal punto di vista di chi sceglie)
Gentile Sig Padovani,
il fatto che i NEW siano tutti a favore di un candidato e gli OLD dell'altro è uno dei grandi equivoci, voluti e costruiti a tavolino, di queste primarie. Ci sono persone e sopratutto contenuti old e new da ambo le parti, le potrei fare mille esempi. Il mio intervento voleva andare un po' più in là. Chi ha deciso di aderire al progetto del Partito Democratico qualche anno fa sapeva di entrare a far parte di un grande e plurale partito in cui le primarie sarebbero state il metodo di scelta dei candidati e delle idee e che qualsiasi risultato andava accettato con serenità e con spirito costruttivo. Questo atteggiamento nel panorama della politica italiana di oggi a me personalmente sembra NEW mentre tifoserie da stadio, rancori personali, subdole strategie sono OLD. Saluti.