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‘Porta a Porta’ e differenziata: ho guardato in casa mia e ho scoperto che…

La società Sei Toscana, di concerto con l’Amministrazione Comunale di Cortona, ha annunciato nuove iniziative per migliorare il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani nel Centro Storico di Cortona. Sarà ampliata la zona del “porta a porta” con migliorie al servizio che puntano ad aumentare non solo la quantità, ma anche la qualità del differenziato. L’obiettivo è di arrivare a conferire meno rifiuti all’inceneritore, ricevendo nel contempo maggiori contributi economici da parte dei consorzi di raccolta della differenziata.

Fra le zone in cui arriverà il “porta a porta” ci sono anche quelle fuori dalla cinta muraria: Via Galilei, Viale Passerini, Via Gino Severini, Via delle Contesse, Via Giovanni XXIII, Borgo San Vincenzo, Via M. Polo, Via C. Battisti, le zone circostanti il Cimitero Monumentale, di Santa Maria Nuova, di Bobolino e del Torreone. La nuova riorganizzazione prevede anche l’eliminazione dei cassonetti per l’indifferenziato attualmente collocati in Piazza del Mercato, Piazza Mazzini, Via Roma, Via del Crocifisso e Via C. Battisti.

 

IL CASO “VALDICHIANAOGGI”

Dopo aver dibattuto di queste novità nel recente incontro pubblico fra amministratori comunali, dirigenza di Sei e cittadini ho pensato di mettermi “a nudo” con voi lettori, prendendo in esame il mio personale caso per arrivare a qualche conclusione su quanto le novità introdotte, che nel complesso ritengo opportune, potranno incidere davvero rialzando il dato della differenziata cortonese e permettendoci di risparmiare qualcosa

Potremmo definire simpaticamente il caso in esame “Caso Valdichianaoggi”, visto che comprende il nucleo familiare composto da me e mia moglie e quello composto da mio figlio Michele e la sua compagna

Ho preso in considerazione le abitudini di entrambi i nuclei: i luoghi dove vengono acquistate le merci, cosa viene acquistato e in quale quantità e ho poi provveduto a pesare giornalmente i rifiuti prodotti e quelli conferiti al “porta a porta”. Il monitoraggio è iniziato il 2 Marzo ed è proseguito per un mese

Per facilitare il lettore identificherò con Famiglia 1 quella di mio figlio e con Famiglia 2 quella composta da me e mia moglie

 

LE ABITUDINI

– la famiglia 1 effettua i propri acquisti quasi esclusivamente presso negozi della grande distribuzione (supermercati e ipermercati), consuma quotidianamente bibite, succhi di frutta, caffè in cialde. Si alimenta prevalentemente con pasti veloci: colazione a base di tortine morbide e caffè, pranzi e cene con poco pane, molta carne (a volte surgelata), formaggi (confezionati), pizze (confezionate), pesce (spesso surgelato), verdura, poca pasta e poca frutta. Legge quotidiani e riviste, usa la lavastoviglie e spesso, per comodità, lava parte del proprio bucato in lavanderia. Riceve spesso pacchi postali, fa ampio uso di carta.

– la famiglia 2 effettua invece gli acquisti presso piccoli negozi del centro storico, non consuma particolari bevande oltre all’acqua, fa uso di moderate quantità di caffè e orzo in polvere. I componenti si alimentano con colazioni a base di frutta (spremute e frutta fresca), yogurt, orzo e caffè. I pranzi prevedono moderate quantità di carne (fresca), pesce (fresco) tante verdure (sempre fresche). La cena è quasi sempre a base di pasta al ragù o affini, oppure al pomodoro e basilico (cucinati autonomamente e conservati in surgelatore), o con olio e parmigiano. Fa frequente uso di dolci (cucinati dai componenti), legge quotidiani, effettua autonomamente il bucato e lava i piatti senza far uso della lavastoviglie. Dispone poi di un piccolo spazio destinato a giardino.

Entrambe le famiglie non fanno uso di piatti in plastica, ma usano tovagliolini di carta e bevono acqua minerale naturale o gassata acquistata in bottiglie di plastica da due litri. L’uso dei prodotti chimici o spray è ridotto al minimo e entrambi i nuclei utilizzano saponi e altri prodotti simili in confezioni di plastica

 

RIFIUTI PRODOTTI E QUANTITA’ DIFFERENZIATE

Oltre a verificare la qualità del conferito, ho provveduto alla pesatura dei rifiuti dopo la differenziazione e ho ottenuto le seguenti quantità:

Famiglia 1: nel mese preso in esame sono stati prodotti

– 8 Kg di Multimateriale consistente principalmente in bottiglie e imballaggi vari di plastica, bottiglie di vetro e barattoli di alluminio

– 5 Kg. di Carta e Cartone, provenienti in buona parte da imballaggi e incarti

– 8 Kg di Organico

– 4 Kg di indifferenziato, consistente principalmente in incarti con residui di cibo, polistirolo

– 3 litri di olio esausto.

In totale siamo a 28 Kg di rifiuti che in proiezione annua portano a 182 Kg per persona, quantità comunque notevolmente al di sotto della media pro-capite comunale

Dei 28 Kg prodotti il 28,57% è stato recuperato mediante la raccolta settimanale per vetro, alluminio e plastica, il 17,85% con la raccolta settimanale della carta, il 28,67% con la raccolta, due volte alla settimana, dell’organico. Il 10,71 è stato predisposto per il conferimento presso la stazione ecologica e solo il 14,18 % andrà all’incenerimento.

 

Famiglia 2: sono stati prodotti

– 2,5 Kg di Multimateriale

– 4 Kg. di Carta e cartone (principalmente provenienti da incarti, giornali e riviste)

– 3 Kg di Organico

– 1 Kg di Indifferenziato (in particolare pellicole di incarto della carne, spugne, cotone, fazzoletti di carta)

– 0,5 Kg di olio esausto da frittura.

Il totale è stato di 11 Kg di rifiuti (per un dato annuo di 132 Kg, 66 pro capite) dei quali il 22,72% è stato recuperato mediante la raccolta multimateriale, il 36,36% mediante la raccolta della carta, il 27,27% con la raccolta dell’organico, lo 0,5% con il conferimento alla stazione ecologica. Il 9.09%, pari a circa 1 Kg, è stato avviato all’incenerimento

 

CONCLUSIONI: CON BUONA VOLONTA’ E BUONE POLITICHE SI PUO’ FARE TANTO, MA NON BASTA

Analizzando questi dati si evidenzia che le abitudini rivestono un ruolo fondamentale; esse sono purtroppo condizionate dal tempo di cui dispongono i componenti, dalle loro necessità derivanti dagli impegni lavorativi ecc ecc.

La presenza di una volontà di impegnarsi nel differenziare i rifiuti, prestando attenzione a conferirli in modo corretto, è comunque un elemento che permette di portare le percentuali di differenziata anche oltre il 90%

Diverso, però, è il discorso riguardante la quantità di rifiuti prodotti e su questo la buona volontà non riesce a incidere granchè.

Ciò che salta subito agli occhi è infatti l’assenza di metodi di confezionamento eco-sostenibili per i prodotti alimentari della grande distribuzione. Tanto per fare un esempio acquistare tre etti di carne dal macellaio sotto casa significa dover smaltire nell’indifferenziato soltanto la pellicola che avvolge la carne al supermercato mentre le confezioni dei supermercati hanno l’involucro di cartone, la pellicola che lo avvolge e l’imballo di polistirolo. Stessa cosa per il pesce surgelato, oppure col vino in bottiglia e non sfuso, come pure con l’acqua in bottiglie di plastica e non in vetro a rendere, oppure con i detersivi nel fustone in plastica e non alla spina.

L’espansione e la razionalizzazione del servizio di raccolta, unito alle buone pratiche dei cittadini potranno quindi incidere significativamente, ma occorrerà velocemente predisporre anche una legislazione che imponga logiche nuove per la grande distribuzione, con nuove disposizioni sugli imballi e regole che favoriscano il confezionamento dei cibi in monodose e l’acquisto di beni prodotti con materiale riciclato: solo in questo modo si potrà davvero “svoltare”, producendo molti meno rifiuti e riuscendo a differenziarne la quasi totalità

Valter Lupetti

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  • Complimenti Sig.Lupetti,
    articolo interessante e deduzioni ancora di più.!!.. in effetti il problema della grande distribuzione è verissimo.. e degli imballi e buste varie che inevitabilmente siamo costretti a portarci a casa!!..il vero punto di svolta sarà anche l'informazione delle persone.. Tutti devono arrivare a capire che tutto quello che non differenziamo e ricicliamo..andrà all'inceneritore e quindi ce lo RESPIREREMO..!!
    saluti davide

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Valter Lupetti
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