Qualche giorno fa mi trovavo in un bar del centro con alcune amiche universitarie come me, per rifocillare i nostri stomaci ruggenti dopo quattro ore ininterrotte di lezioni, quando ho notato un particolare che mi ha fatto riflettere. Nel tavolo accanto al mio c’era una coppia impegnata a mangiare e chiacchierare, la ragazza aveva nel piatto diverse cibarie e, dopo averle sminuzzate tutte con cura, ne prendeva con la forchetta un pezzetto di ogni tipo e mangiava… insomma, mi è venuto in mente che forse era preda di una di quelle piccole fobie che manifestiamo tutti e che ci fanno sembrare strani agli occhi degli altri.
C’è chi non sopporta la sabbia sul telo in spiaggia, magari per il fastidio che si appiccichi addosso, chi si rifiuta di toccare il sale o altri granelli per paura che si infilino sotto le unghie, chi sa che ha un insetto in camera e non dorme finchè non l’ha eliminato, e magari sta proprio tutta la notte a rimuginare in quali modi atroci farlo fuori, mentre l’insetto si sta facendo tranquillamente i fatti suoi sopra l’armadio o è attaccato alla tenda giustamente ancora più terrorizzato del tizio steso sul letto che si rigira da ore; conosco persone che non tollerano che un oggetto venga spostato dall’esatta collocazione che gli hanno imposto sul comodino, o che, al contrario della ragazza al bar, devono avere un solo cibo per volta nel piatto dove mangiano, le conseguenze di una mescolanza determinano nervosismo e scenette degne di film comici: un’amica si fece portare un altro piatto dal cameriere perché proprio non poteva vedere le patate accanto alla cotoletta!Personalmente il mio più grande terrore è che non si apra la porta del treno alla stazione in cui devo scendere: se solo mi immagino la situazione inizio a sudare e mi prende il panico al pensiero della maniglia rossa bloccata e della conseguente corsa forsennata per il vagone alla ricerca della porta-salvezza!Mi turbano molto anche i clown, paura che so essere fra le più diffuse, credo soprattutto a causa di letture perturbanti come “It” di Stephen King , ma anche del sorriso furbesco del finto buono Ronald McDonald: ti regala un Big Mac e tu il fegato!
Piccole fobie dunque, sciocche e irrazionali che terrorizzano e poi fanno ridere: la ragazza del tavolo accanto si è alzata lasciando nel piatto un’oliva.. evidentemente i pezzetti erano dispari!
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…