Bolletta energetica troppo cara, a breve misure per bloccare gli aumenti con la riduzione degli incentivi alle rinnovabili. Lo annunciò il ministro Passera qualche tempo fa e lo ritengo un provvedimento sbagliato. Primo perchè le direttive europee ci impongono di arrivare al cosiddetto 20-20 (il 20% dell’energia consumata dovrà provenire da fonti rinnovabili entro il 2020), secondo perchè vi è un’orientamento internazionale degli investimenti sulle rinnovabili (oltre 260 miliardi di euro nel 2011) e le nostre aziende non posso restare alla finestra.
Mi sembra poi un atteggiamento quantomeno superficiale quello di parlare dei costi delle rinnovabili dimenticandosi dei vantaggi in termini di incremento del prodotto lordo, del gettito fiscale, dell’occupazione oltre che del miglioramento della bilancia commerciale (meno acquisto di petrolio e gas) che queste apportano.
Perchè allora non agire diversamente per “alleggerire” le bollette?
Prima di tutto eliminando da esse gli oneri impropri, visto che (ad esempio) continuamo a pagare per il Cip6, per il nucleare, per gli sconti concessi alle grandi industrie energivore come le acciaierie. Perchè poi non inserire una Carbon Tax?
E infine…perchè non togliere l’I.V.A. su tutte le bollette? Da quelle elettriche, del riscaldamento, dallla Tarsu a quelle dell’acqua. I cittadini e le imprese troverebbero un beneficio e destinerebbero le risorse risparmiate altrove. Lo stato, nell’aumento di consumi che ne deriverebbe, troverebbe comunque spazio per recuperare l’Iva perduta.