Qualche giorno fa sono stati resi noti i dati relativi alla produzione dei rifiuti nei primi 6 mesi dell’anno 2019 nei comuni dell’ATO Toscana Sud.
Salta agli occhi immediatamente che le quantità di rifiuti prodotti continuano a diminuire (da 271,383 t si passa a 265,032, col dato pro-capite che cala da 604 Kg a 590). Analogo risultato si evidenzia nei comuni della provincia di Arezzo (da 97,974 t si passa a 96,294 e il pro-capite cala da 575 a 565 Kg).
Nei comuni della Valdichiana la produzione 2019 si mantiene più o meno sugli stessi livelli dei primi sei mesi dell’anno 2018 (Castiglion Fiorentino da 3067 sale a 3171, Foiano da 2980 sale e 3300, Lucignano sale da 823 a 846, Marciano della Chiana da 710 sale a 817 come Monte San Savino che da 2016 sale nei primi sei mesi del 2019 a 2088).
Cortona, invece scende dai 5722 a 5702 così come Civitella che cala da 2832 a 2735.
Riassumendo: i Rifiuti Urbani prodotti nei comuni dell’ATO Toscana Sud nel primo semestre 2019 calano del 2.3% ed aumenta del 5% la percentuale di raccolta differenziata.
Molto più consistente infatti la riduzione della produzione di rifiuti indifferenziati (RUI), scesa del 10,3% e ora pari a 142 mila t, mentre è aumentata significativamente la raccolta differenziata (RD), salita dell’8,7% fino a 123 mila tonnellate.
La percentuale di RD in ATO Toscana Sud, pertanto, è aumentata di circa 5 punti, portandosi al 46,4% dal 41,7% dello stesso periodo dell’anno precedente, con una forte accelerazione rispetto alla media degli ultimi 5 anni (appena superiore all’1% annuo), pur restando su livelli ancora lontani dall’obbiettivo del 70% fissato dalla Regione.
I comuni della nostra vallata hanno ottenuto lusinghieri incrementi delle quantità raccolte in modo differenziato: Castiglion Fiorentino dal 60,6 dei primi sei mesi del 2018 sale al 62,25%, Cortona dal 46,17 sale al 51,46%, Marciano dal 57 sale al 61%, Civitella dal 70,14 sale al 72,27, Foiano dal 29,40 sale al 33,62%, Monte San Savino dal 68,91 sale al 73% mentre Lucignano dal 66% scende leggermente al 65%.
La conseguenza positiva di questi primi risultati fa si che la nel 2019 saranno prodotti nella nostra provincia all’incirca la stessa quantità di Rifiuti Urbani Totali del lontano 2000 e la quantità di RUI (Rifiuti Urbani Indifferenziati) da trattare, smaltire o incenerire, scenderà di oltre il 25,48% sempre nel periodo 2008-2019, molto probabilmente dalle 150.218 t/a del 2008 alle 100.000 del 2019.
Pertanto la domanda che sorge spontanea è la seguente: se le amministrazioni interessate (Regione, Comuni, Ato e soggetto Gestore) continueranno ad investire risorse per raggiungere l’obiettivo del 70% di rifiuti raccolti in modo differenziato fissati dalla Regione siamo sicuri che l’ampliamento del termovalorizzatore di San Zeno abbia senso?
Io credo che su questo importante tema sia necessario aprire un serio confronto: si riapra quindi il dibattito nelle sedi istituzionali preposte, i Comuni tornino a farsi sentire con più incisività e si aprano anche alla discussione coi cittadini.
Per una nuova e diversa sensibilità sul tema che, ahimè, mi sembra in questi ultimi tempi essere andata un po’ perduta.
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