Ho letto il recente editoriale di Michele Lupetti che si interrogava, e ci interrogava, su quello che dovrebbe essere il ruolo di un’Amministrazione di fronte a quella che lui definiva “la sfida delle Feste” e per questo volevo sottoporre ai lettori alcune mie considerazioni. C’è un principio istituzionale a cui una amministrazione non può sottrarsi: tutto quello che accade nel tuo territorio, nel bene o nel male, si riflette su di te.
Con questa premessa rifuggo qualsiasi idea di un turismo”fai da te”, così come rifuggo un approccio generalista della materia.
Il turismo è una industria e come tale richiede professionalità. Se un’amministrazione giudica il turismo quale volano essenziale per lo sviluppo economico del territorio allora ha l’obbligo di scommettere sul turismo investendo sulla professionalità, se non altro per evitare gli scempi.
Il Natale 2017 si programma nel 2015 e si pianifica nel 2016. Si cercano sinergie con gli operatori turistici (alberghi, agriturismi, ristoratori, commercianti…) prima e non durante. Poi si costruisce una offerta per un determinato target di turista.
E qui sta l’altro punto nodale. Dobbiamo intercettare il turista che pernotta e vive per alcuni giorni la città o richiamare tutti i cittadini del comune e dei comuni limitrofi per un turismo giornaliero “tocca e fuggi”?
A questa domanda si risponde, ahime!, con una analisi impietosa sulle infrastrutture che decreta la scarsa fattibilità della seconda ipotesi. Noi non abbiamo i parcheggi. Cito qualche numero perché si comprenda meglio la questione. S.Gimignano fa meno pernottamenti di Cortona ma incassa di parcheggi 3.500.000 di euro contro i 150.000 di casa nostra. Ossia un milione di visitatori a fronte di qualche decina di migliaia. Non basta l’on /off del Parterre per comprendere le difficoltà in cui opera il turismo di casa nostra?
Poi c’è Cortona, l’arte, la storia, la mitologia ma questo per qualcuno, evidentemente, è un altro capitolo.
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Secondo me è molto meglio un turista che pernotta di uno mordi e fuggi perché il turista che pernotta ha intenzione di conoscere a fondo i luoghi ed è più orientato verso un turismo culturale che è poi la vocazione di Cortona. Rigirando la frittata, possiamo dire che San Gimignano nonostante sia stata dichiarata dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità con tutto il conseguente enorme ritorno di pubblicità a livello internazionale (cosa non detta nell'articolo), fa meno pernottamenti di Cortona che anche quest'anno ha visto confermato il relativo trend di crescita. Poi bisogna vedere se e quali fondi sono erogati a sostegno dei siti "baciati" dall'Unesco perché per fare i parcheggi servono tanti soldi. Il numero di parcheggi indicati, di cui non vedo citata la fonte, non so quanto farebbero bene a Cortona. Secondo me le vie eccessivamente affollate sono un male dal punto di vista della vivibilità sia per i turisti che per i cortonesi stessi. Bisogna a mio parere puntare non sulla quantità ma sulla qualità come gia per fortuna sta accadendo
Mi si perdoni l'intrusione non essendo io un cittadino cortonese doc, ma comunque un residente innamorato di questa splendida città.
Io credo che sia giusto che ogni cortonese, dal semplice cittadino al primo degli amministratori, debba interrogarsi su come migliorare la qualità della vita della propria comunità e nella fattispecie su come potenziare la voce "turismo" tra tutte le altre possibilità di sviluppo economico.
Ciò non toglie che si debba a mio avviso anche evitare di ricorrere a paragoni inutili con quanto avviene in altre realtà, più belle e sicuramente più importanti come ad esempio San Gimignano. Cortona è città diversa: non sarà mai San Gimignano, né Pienza o Assisi! Ho fatto tre nomi a caso e ne potrei fare altri: quello che voglio dire è che Cortona dovrebbe cercare semplicemente di essere meglio di come è e se lo fosse sarebbe più vivibile, più turistica e, chissà, anche più bella!
Vorrei ringraziare i gentili commentatori che mi hanno onorato della loro attenzione e a cui fornisco volentieri due precisazioni. La prima riguarda quel "qualcuno" che cito in fondo all'articolo. Non è una persona e non è neppure un partito. Purtroppo è molto di più. E' qualcosa che va oltre la politica. E' l'incultura dilagante che la storia di questo comune sinceramente non merita.
Il vice-lucumone dell'Accademia degli Etruschi, in merito alla "grotta di Pitagora" o "Sepolcro del Nano Misterioso" (come la definì Dioginisi di Alicarnasso), scriveva testualmente "che sono deplorevoli..l'indifferenza e trascuranza con cui è lasciata in abbandono". Correva l'anno 1900 e da allora, le cose non sono poi cambiate molto. Lo studioso poi aggiungeva che "Ora è altamente a desiderarsi che l'autorità a cui spetta faccia al più presto restaurare e salvi da ulteriori vandalismi il sepolcro del Nano Misterioso di Cortona...il quale è uno dei più vetusti monumenti dell'Etruria." L'invito oltre che attuale è ancora valido.
Aggiungo che il turismo di qualità, che sposo incondizionatamente, non è sempre sinonimo di piccoli numeri, esiste anche un turismo di qualità di altissimo richiamo a cui appartiene sicuramente quello culturale (archeologico,religioso...). Certamente non il è il caso della Grotta di Pitagora . Di questo manufatto, ascrivibile al secondo millennio prima di Cristo , testimonianza tangibile di una civiltà pre-etrusca dove storia e mitologia si intrecciano, non esistono numeri di valenza turistica e non perchè manca la fonte ma molto più semplicemente perchè ..non esistono. Nessuno va a vedere la Grotta di Pitagora, il Sepolcro del Nano Misterioso, non ci vanno più neppure gli studenti delle elementari (come accadeva ai miei tempi). E dire che il turismo si nutre di curiosità e di mistero e noi ne abbiamo in quantità smisurata.
La seconda precisazione riguarda i numeri che cito in merito ai pernottamenti e gli incassi dei parcheggi. La fonte è sicuramente autorevole: l'Amministrazione comunale di Cortona. L'esempio di S. Gimignano poi non è un confronto con Cortona. Il termine di paragone con Cortona era su uno strumento operativo, uno dei fattori produttivi (direbbero gli esperti), come lo sono i parcheggi per chi opera nel settore del turismo. Per comprnderne meglio l'importanza e la ricaduta economica come volano di sviluppo .I parcheggi non sono una leva di secondaria importanza, richiamano concetti di accoglienza, efficienza, semplicità e sono alla base della rinascita di molti comuni nel settore turistico. Infine Cortona non è S.Gimignano o Assisi e neppure Pienza ma non è neppure il piccolo comune di Schwangau della vicina Baviera che vanta 1 milione e 800 mila turisti l'anno. Senza Il Melone, l'Ipogeo, la Grotta di Pitagora, la Cinta Muraria Ciclopica, la Fortezza Medicea, Palazzo Casali, il Beato Angelico, il MAEC, Luca Signorelli, Pietro Berrettini ecc.ecc. questo piccolo comune della germania, con un solo castello, registra 1 milione e 800 mila turisti e.. neppure un disoccupato.
Cordiali saluti
I parcheggi devono essere commisurati al tipo di turismo che si intende portare avanti. Gli 80 posti già realizzati e i 200 in programma come ampliamento dello Spirito Santo secondo me sono adeguati. Esagerare sarebbe uno spreco di denaro pubblico e, come già detto, peggiorerebbe gli spazi di vivibilità e allontanerebbe quei turisti colti, tra l'altro tipicamente facoltosi, che sono poi la principale cassa di risonanza per l'aura che circonda il nostro paese e che fa sì che Cortona sia famosa in tutto il mondo (probabilmente molto più di San Gimignano). Una fama inoltre che attrae investitori importanti come già sta accadendo. Concludo manifestando sorpresa per aver voluto rendere protagonista del suo lungo commento tra le innumerevoli bellezze della nostra terra proprio la grotta di Pitagora che è, come sanno oramai anche i muri, proprietà privata e quindi non può essere oggetto di interventi da parte di un ente pubblico
L'on/off del Parterre ,l'apri e chiudi di questo meraviglioso viale,riguarda 400 posti auto a cui l'amministrazione è costretta a ricorrere perché indispensabili in certe manifestazioni e comunque spesso insufficienti. Per quanto riguarda gli 80 parcheggi, si tratta di una regolarizzazione di aree già in uso e per buona parte sottratte ai residenti diventando da libere a pagamento. Per quanto riguarda i 200 ben vengano ma sempre senza gravare sul bilancio comunale. Oggi i parcheggi si costruiscono a costo zero . Basta vedere i 3.500.000 di euro di incassi di S Gimignano per comprendere quanta imprenditoria privata e virtuosa sarebbe interessata. Approfitto del suo commento per ringraziare la scrittrice Frances Mayes la cui privatissima abitazione da più di un decennio è mèta di un pellegrinaggio continuo di turisti che poi riempie i nostri ristoranti e fa visita al Museo. La ringrazio sopratutto per quel best seller che ha fatto conoscere Cortona nel mondo e a cui dobbiamo gran parte della nostra "rendita turistica". Ed è di turismo che stiamo parlando e non di edilizia. La grotta di Pitagora non va restaurata con soldi pubblici, va promossa , come i tesori dell'Accademia Etrusca, l'eccellenza di alcuni vini nostrani, la bellezza architettonica delle nostre chiese. Tutte proprietà private ma che insistono nel nostro territorio e sono di grande richiamo turistico.