Ed anche la 56^ edizione della Mostra del Mobile Antico di Cortona è andata in archivio. Il bilancio che se ne trae è a luci ed ombre. Più ombre che luci per la verità. Sotto l’aspetto del volume di affari, da parte degli espositori presenti, tutto sommato è in linea con l’andamento generale del settore con punte elevate per alcuni, soddisfacenti per altri, e deludenti per altri ancora.
Per quanto riguarda l’aspetto della qualità della merce esposta non siamo stati a livelli massimi ma sufficientemente accettabili considerato il segmento di mercato ove si pone la rassegna, se si eccettuano alcuni stands decisamente sottotono e non in linea con la manifestazione. E ciò non si può accettare da parte di chi dovrebbe sostenerne l’alto livello.
Si denotano, d’altra parte, gravi lacune sotto il profilo del decoro urbano e su quelli della cartellonistica e della promozione. In altre parole là dove è attivo l’intervento pubblico.
E’ proprio lì, infatti, che si denota la grave inadeguatezza di chi è preposto a gestire questo evento.
Non ci sfugge che le ristrettezze delle risorse pubbliche ed il limitato numero di espositori comprimono il bilancio ed obbligano a sacrificare alcune voci. Ciò nonostante, anche nelle ristrettezze, si potrebbero ottimizzare meglio alcune opere.
Per esempio unificando la biglietteria in Palazzo Vagnotti in modo da escludere gli imbarazzatissimi giovani addetti a distribuire volantini nelle piazze per invitare i passanti a visitare la Mostra.
Basterebbe invece un’adeguata cartellonistica ben visibile che accompagni il visitatore dai parcheggi della stazione o dalle fermate degli autobus fin davanti all’ingresso della Mostra e sarebbe poi necessario che l’ingresso stesso avesse un un arredo decoroso e non penoso come era nei primi giorni di apertura della Mostra, durante i quali era stato “adornato” con piante di rosmarino e altre cose che sapevano di liturgia religiosa.
Sarebbe poi opportuno riconsiderare anche il ruolo del grafico e quello del Direttore. Un ruolo che in passato, anche in tempi non facili e con la Mostra a più alti livelli, è sempre stato svolto in maniera professionale e gratuita da un Comitato composto da antiquari, Enti, Amministratori, sponsors e rappresentanti di categorie con il coinvolgimento di tutta quanta la città per cui la Mostra era stata ideata e dove, con la massima umiltà, gente come Comanducci, Favilli, Ivan Bruschi, Stanganini ecc… ecc… si confrontava con tutti e da tutti accettava contributi e suggerimenti.
Oggi, purtroppo, non è più così. Tutto viene calato dall’alto che meglio non si può. Con il risultato che se non si corre ai ripari al più presto la città sarà sempre più distante e la Mostra finirà.