Unirsi,separarsi,allearsi e ,financo:tradirsi.Nel Paese e nel centenario di Machiavelli cose simili non dovrebbero destare uno scandalo eccessivo.Ragioni,interessi e pretesti, per l’una o l’altra scelta, non mancano mai.I due principali contenitori politici degli ultimi venti anni:il PDL ed il PD hanno fatto il loro tempo.Berlusconi ,senza salire sul predellino (qualcuno gli avrà ricordato che certe cose riuscivano solo a Lenin),ha già fatto la prima mossa.
Ha diviso il Partito con lo stesso metodo suggerito dal capo dei bolscevichi agli internazionalisti nostrani e che condusse alla scissione di Livorno.Separatevi ed alleatevi (nel caso:con i socialisti massimalisti).Chi vuole approfondire,può contare su ricca e varia letteratura al riguardo.Il PD ha le sue proprie contraddizioni e ne deve venire a capo.La liquidazione di Prodi è stata l’archiviazione di una vecchia e gloriosa piattaforma di centro sinistra che risaliva,nientemeno,alla crisi del centrismo degasperiano.Ricostruita l’Italia e poste le condizioni essenziali per la sua integrazione nel sistema occidentale,bisognava allargare la base del consenso e della partecipazione politica .Si sommavano problemi vecchi e nuovi che richiedevano, per la loro soluzione,l’impegno di tutte le energie della nazione.Il guaio fu,e resta,che non appena le energie si mobilitano, in Italia,esse tendono a prendere direzioni impreviste e,diciamo pure:indesiderate.E così il cane si morde la coda.Se in partenza si riconosceva e si auspicava la mobilitazione delle masse;allorchè questa avveniva,sorgevano dubbi ed ansie sulla capacità di indirizzarla nella direzione voluta.Ne conseguivano frenetici tentativi di incoperchiare di nuovo il vaso di Pandora.Con solenni incazzature delle masse,sfiducia nelle istituzioni ed ulteriore ed indesiderata disgregazione sociale e politica.La forma attuale ,che questa ricorrente delusione ha assunto ,ha due facce:l’astensionismo ed il grillismo.PDL e PD secondo una nemesi storica di apprezzabile equità,sono stati entrambi colpiti dal duplice rifiuto.Il PD :archiviata con Prodi la veneranda piattaforma di centro sinistra e terrorizzato dall’astensione e dai nuovi barbari grillini, dovrà decidere finalmente cosa fare.Quali interessi rappresenta,come vede il futuro ed il ruolo dell’Italia,quale programma e quale direzione politica intende darsi? La cosa grave è che troppi italiani si stanno allontanando dal processo di formazione del consenso.Chiunquepensi che basterà vincere le elezioni per ridare dinamica al sistema politico,commette un tragico errore.
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