L'Editoriale

Una mostra da non perdere

A vederlo lì al Parterre, con La Domenica del Corriere in mano e quella faccia di chi deve restare immobile per un bel po’ di tempo (all’epoca toccava fare così per non venire “mossi”…), viene da chiedersi se si rendeva conto dell’importanza di quello che stava facendo. O forse Don Amedeo stava solo coltivando una passione alquanto insolita per l’epoca e si divertiva a condividerla coi suoi fedeli, senza porsi troppe domande?

Fatto sta che a 109 anni di distanza il ritrovamento del Presidente del Fotoclub Etruria Maurizio Lovari, che ha rinvenuto il mega-archivio fotografico del parroco di Santa Caterina Galurchi durante dei lavori di restauro nel monastero della SS Trinità, ha un’importanza enorme per Cortona e il suo territorio. Quelle facce e quei quadretti familiari fotografati nella campagna cortonese, che il buon Vito Garzi ha poi portato dalle lastre alla modernità del digitale, sono una testimonianza storica straordinariamente utile. E davvero Don Galurchi, quel giorno lì al Parterre, avrebbe meritato un Grazie, così come un grazie merita il Fotoclub.

Non si tratta però solo di foto che ci regalano uno spaccato del “come eravamo“, riportandoci alle nostre radici e ravvivando un’identità ormai a rischio estinzione; sono le emozioni a permeare i volti, spesso palesemente impauriti dal primo confronto della loro vita con un nuovo, misterioso ma affascinante, artifizio tecnico: la macchina fotografica. Viene da sorridere a pensare all’uso smodato e tutt’altro che timido che di questo mezzo fanno al giorno d’oggi i loro bis-nipoti.

In mezzo a quelle facce, ai vestiti “buoni” abbinati con le scarpe “di tutti i giorni” c’è però anche qualcuno che riesce a sorridere. Un evidente segnale che c’era spazio e motivo per essere felici anche allora.

Una mostra da non perdere (visitabile fino al 15 Luglio), nuovo tassello di un “circolo virtuoso” che a Cortona sta sempre più prendendo campo. Una buona parte del mondo delle associazioni sta capendo due cose: che si può lavorare per fare qualcosa di davvero utile alla realtà locale e allo stesso tempo lo si può fare con progetti di valore, qualità, importanza degni della nostra città.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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