Si chiama “Light it up in blue” (“Illuminalo di blu“) ed è la campagna promossa a livello internazionale da Autism speaks, l’associazione più importante fra quelle che si occupano di sensibilizzare alla conoscenza della patologia autistica. Una patologia diffusa più di quanto si possa pensare, con uno spettro talmente ampio da coinvolgere un enorme numero di donne e uomini in tutto il mondo. Una patologia che resta però nell’ombra e fa precipitare in una spirale di difficoltà le famiglie di chi ne è colpito
Per questo c’è bisogno di una luce che ci mostri tutto questo e ci faccia prendere coscienza ed è assolutamente un bene che quest’anno il “Blue Day“, promosso in concomitanza con la Giornata Mondiale per la consapevolezza sull’autismo (2 Aprile) sia arrivato anche in Provincia di Arezzo, grazie all’impegno di Autismo Toscana che ha chiesto a tutti i comuni di dare un contributo, illuminando di blu palazzi, monumenti e luoghi di interesse.
La Valdichiana ha risposto alla grande e nella nottata ogni centro storico ha avuto il suo monumento o palazzo “blu”: l’iniziativa ha raccolto grande attenzione ed ha indubbiamente centrato l’obiettivo. Nel pomeriggio, all’Arena Eden di Arezzo, si terrà una giornata di eventi dedicati proprio a questo tema con una serie di ospiti speciali
Quello che è importante sottolineare è che all’Italia serve un ultimo passo, un cambio definitivo di mentalità: bisogna renderci conto fino in fondo di quanto questa patologia sia diffusa e incida nella nostra società e ci si deve impegnare affinchè chi ne soffre riesca comunque ad avere un’esistenza normale, senza vedersi escluso o messo da parte, senza avere preclusa la possibilità di una propria realizzazione nella vita.
Tempo fa citai in un articolo il bell’esempio della band finlandese Pertti Kurikan Nimipäivät, vincitrice delle selezioni nazionali per l’Eurovision Song Contest, la massima manifestazione canora a livello europeo: 4 componenti affetti da sindrome di down e autismo, che hanno comunque avuto l’opportunità di sviluppare una passione e un talento. Sarebbe mai potuto accadere in Italia o ancora ci manca qualcosa per arrivare a un tragurdo così bello?
Sicuramente, con le luci blu di queste notti, abbiamo un po’ più coscienza di quanto c’è da fare
Foto: Andrea Migliorati
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