La prima cosa che ho visto sul Digitale Terrestre, non appena constatata la scomparsa della Tv analogica e terminata la procedura di sintonizzazione dei canali, è stato il video di Sweet home Alabama passato dal canale di Radio Capital. E a ruota Hells Bells, pezzone degli AC-DC dalle tonalità funeree che ci stava a pennello visto che stavo celebrando la morte della vecchia Tv. E ancora un Can the Can di Suzi Quatro, un po’ trash ma quantomeno inusuale. Direi che meglio di così non poteva iniziare la mia vita digitale, un po’ per la gioia (inattesa) di scoprire che tutto funzionava perfettamente, un po’ per la sorpresa di riuscire a sentire musica che in Tv non avevo mai potuto udire prima.
E’ proprio questa la forza della Tv digitale, anche se molti la considerano un passaggio tecnologico inutile (in effetti c’è tanto bene il satellite…) o utile solo a chi l’ha riempito di canali a pagamento: c’è più scelta. Ero uscito dal buco di ragno della Tv generalista grazie a Sky, ma adesso scoprire che la Tv generalista non ha più 10 canali ma almeno una cinquantina mi mette davvero di buon umore.
E’ così, fra un ampolloso documentario del ’79 sull’Unione Sovietica visto a Rai Storia, una partita di tamburello su Rai Sport, una ricetta su Arturo, un salto su Ma come ti vesti (Real Time) e cinque minuti dei Robinson su Canal One (lo so, ho gusti strani…ma in effetti preferivo Super Vicky) mi sono preso una sana boccata d’ossigeno.
Ho visto che c’è anche il poker, ma non m’interessa granchè. E c’è pure Tele Padre Pio. Resto in attesa di capire a cosa servano La5 e Italia2, ma sono fiducioso. Così come attendo con fiducia un bel Roma a mano armata su Rai Movie a tarda notte. Sarebbe la ciliegina sulla torta.
Buon digitale a tutti!