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Sull’Unità d’Italia….per ora solo chiacchiere

{rokbox title=| :: |}images/garibaldi.jpg{/rokbox}Martone fa un film su Garibaldi e il Risorgimento, ‘Noi credevamo’, e lo presenta a Venezia destando un po’ di interesse, Minoli mette tre bandierine italiane nel logo del suo programma tv ‘La Storia siamo noi’ e comincia a parlare di ‘eroi italiani’. Questo, e poco altro, si è visto per ora sul fronte delle attesissime e annunciatissime celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. E’ vero che l’Unità è del 1861, quindi l’anniversario sarà l’anno prossimo e forse è presto per parlare e sputare sentenze….però qualcosa di più ce lo aspettavamo, almeno in questi mesi in cui veramente ogni valore e ogni simbolo che possa ricondurci ad un comune sentire nazionale è totalmente raso al suolo e si parla tanto, con timore, di ‘scontro sociale’, di spaccature, di divisioni, di conflitti e contrasti.

Mi viene una battuta…. sarà che non s’è fatto niente perchè tutto dipendeva dai premi-partita dei giocatori della nazionale ai mondiali in Sudafrica, quelli con cui si dovevano finanziare i festeggiamenti? Sarà stato quel disastro, saranno stati quei pareggi con nazionali popolate di carpentieri e dentisti (es: Nuova Zelanda) a bloccare tutto?

Mistero totale, visto anche che è tipico, in Italia, iniziare a festeggiare anni prima su tutto ciò che interessa. Probabilmente l’Unità d’Italia non se la fila nessuno, c’è altro a cui pensare, e anche il dibattito sui giornali e siti un po’ meno menefreghisti è ancorato su clichès e semplificazioni tipo ‘Garibaldi era un grande o era un coglione?’, ‘L’Italia è il prodotto della Massoneria?’, ‘Cattaneo è il bisnonno di Bossi?’ ecc ecc

Triste, davvero. Speriamo almeno nei Comuni, qui in Valdichiana quasi tutti amministrati da giunte di centro-sinistra e formazioni politiche che molto spesso hanno sottolineato l’importanza del fatto che la storia, in particolar modo quella italiana, si conosca. Le opportunità sarebbero tante, i soldi pochi, ma le iniziative possibile sono plurime. Aspettiamo speranzosi

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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