E’ ovvio che la stima professionale e personale che tutti a Cortona e dintorni nutrono per Paolo Giulierini, unita al semplicismo dell’era social, spinga a dire e scrivere “IO STO CON PAOLO” non appena si apprende la notizia-bomba della sentenza del TAR del Lazio anticipata ieri dal Sole 24 Ore e rilanciata da tutta la stampa nazionale.
Di fronte all’annullamento di un concorso col quale è stato selezionato un Direttore di valore indubbio, che abbiamo l’onore di conoscere da anni, arrivato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e in pochi mesi in grado di rilanciare una struttura così importante, è comprensibilmente scontato che vi sia una levata di scudi.
Però attenzione: non è il caso di trasportare una questione generale, che riguarda esclusivamente il Ministero per i beni e le attività culturali e le procedure seguite nel concorso per la selezione dei Direttori dei grandi musei italiani, su un piano personale.
Giulierini non c’entra infatti nulla con gli appunti che i giudici hanno posto nel motivare la loro sentenza. Gli appunti sono rivolti esclusivamente al Ministero, per le modalità seguite nella procedura del concorso.
La questione è esclusivamente fra TAR e Ministero; Paolo Giulierini è un professionista capace e competente e la sentenza riportata ieri dalla stampa non inficia minimamente i suoi meriti.
Occhio quindi, nel “mare magnum” dei social e delle tifoserie a sfondo spesso politico, a non gettare sull’onda emozionale del momento contenuti che potrebbero essere mal interpretati da qualcuno visto l’utilizzo “leggero” e superficialotto che molti ne fanno, finendo addirittura per nuocere a colui che si vorrebbe aiutare.