I giornali oggi riportano una “indiscrezione” riguardante la possibile collocazione della nuova stazione ferroviaria dell’alta velocità ‘Media Etruria‘, di cui si parla da lungo tempo e per la quale per Settembre si attende il responso di una commissione tecnica di valutazione. Nata da un accordo fra Regione Toscana e Regione Umbria l’idea della nuova stazione vuole garantire un accesso alle linee veloci per tutta l’area delle province di Arezzo, Perugia, Siena. Le indiscrezioni riportate dai giornali evidenziano Farneta (nel comune di Cortona) come l’ipotesi attualmente più probabile in ballottaggio con Ristradella (Comune di Arezzo, lato Valdichiana).
Se così fosse si arriverebbe all’esclusione di altre ipotesi quali Chiusi, Montallese (sempre nel territorio chiusino), entrambe vigorosamente sostenute dall’ex Sindaco ora Consigliere Regionale PD Stefano Scaramelli, Città della Pieve e Arezzo. Per la Valdichiana aretina, aldilà di tutte le possibili valutazioni sulla reale utilità di questa grande opera (che più volte abbiamo stimolato nei nostri articoli), si tratterebbe comunque di un successo.
Va però detto che di questo tema si era già parlato in occasione di un dibattito pubblico alla Festa dell’Unità di Chianacce lo scorso 7 Agosto durante il quale, a precisa domanda, l’Assessore Regionale toscano Vincenzo Ceccarelli rimandando comunque tutto al parere della commissione tecnica inserì fra le ipotesi più fattibili Farneta, aggiungendo un’altra opzione tutta cortonese, quella di Creti
A pensarci bene l’ipotesi di Creti è assolutamente credibile. Il punto a valle della frazione, in prossimità della Linea Direttissima, ben si adatterebbe sia all’edificazione di una stazione che di un ampio parcheggio e di tutte le strutture accessorie, mentre per i collegamenti al ‘resto del mondo‘ saremmo più o meno nella stessa situazione di equilibrio e sostanziale equità di distanze dai principali centri e snodi viari
In attesa del responso settembrino della commissione continuo però a essere curioso su quale sia la posizione sul tema degli amministratori della Valdichiana, che contrariamente ai loro colleghi di Chiusi, Arezzo, Città della Pieve e del territorio senese non si sono mai pubblicamente espressi. Una posizione congiunta, perlomeno all’indomani dell’ufficializzazione dei lavori della commissione tecnica, sarebbe auspicabile altrimenti non si capisce quale sia la strategia e viene anzi il dubbio che essa non esista proprio e che si sia sottovalutata una questione in realtà cruciale per il nostro futuro