La tremenda tempesta abbattutasi sulla Valdichiana nelle ore scorse ha travolto con la sua inarrestabile furia anche un bel po’ di cartelli e segnalazioni stradali. Il vero e proprio cimitero della cartellonistica visibile ai lati delle nostre strade in queste ore mi ha spinto a fare una cosa che non avevo mai fatto prima: guardare davvero i cartelli stradali, leggere quello che c’è scritto e seguirne le prescrizioni, provando a capirne la logica. Il risultato è stato… imbarazzante
E voi… c’avete mai provato? Avete mai rivolto un’occhiata alla vostra destra mentre guidate? Credo proprio di no… perchè altrimenti saresti usciti di senno
I cartelli si sussegono uno dietro l’altro senza soste, a distanza di pochissimi metri l’uno dall’altro. Sono di tutti i generi e tipi, a volte sono raggruppati in due o tre su un unico palo, mescolano sacro e profano, danno ordini che dopo 50 metri vengono smentiti, raggiungono vette di incongruenza pleonastica degne di uno spettacolo comico, o di una grottesca rappresentazione teatrale
Il fenomeno, tutto italiano (non accade all’estero, verificare per credere), tocca uno degli apici nazionali lungo la nostra SR71
Aldilà delle insegne pubblicitarie, presenti un po’ in tutte le dimensioni e comunque autorizzate perciò legalissime e incontestabili, vi è una sequenza impressionante e quasi comica di cartelli lungo tutto il percorso: attraversamento di animali, limiti di velocità che cambiano in continuazione, incroci e controincroci, strada sdrucciolevole col maltempo, dare e ricevere precedenza, toponimi improponibili, bivi per ovunque…. In gran parte essi sono inutili, e anche se non lo sono lo diventano, perchè sono troppi
Perchè tanti cartelli?
Uno dei motivi della loro esistenza è sicuramente lo scaricabarile: si mettono avvisi per qualsiasi possibile rischio così che, se succede qualcosa (qualunque cosa!) la responsabilità è solo di chi guida e non di chi cura la strada.
Il problema è che a furia di infilare cartelli ovunque si spendono valangate di soldi senza nessun risultato reale: chi è minimamente intelligente, infatti, smette di guardare alla propria destra mentre guida, perchè altrimenti impazzirebbe. Col risultato che le (poche) prescrizioni realmente utili non vengono lette
Una bella “potatura” della cartellonistica, magari approfittando del fatto che ne sono caduti tanti, è quindi assolutamente consigliabile