Anche se sono un profano del calcio, locale quanto nazionale, mi è sembrata una buona mossa quella di unificare due società cortonesi, lo storico Cortona-Camucia e il Camucia Calcio. Una decisione di qualche settimana fa, presentata ufficialmente venerdì scorso e sostenuta dal Comune di Cortona e da Banca Popolare. Il prossimo anno ci sarà quindi una sola squadra, iscritta al campionato di Prima Categoria e affidata a un bravo allenatore come Enrico Testini, che conserverà gli storici colori arancioni e potrà disporre di due impianti comunali e di un settore giovanile con ben 250 ragazzi del nostro territorio. Tale vivaio sarà legato a una società professionistica importante come l’AC Perugia. Da quest’anno, inoltre, ci sarà spazio anche per le squadre femminili
Da profano mi sono chiesto per anni come mai a Cortona il calcio, che ebbe un momento di gloria a inizio anni 70 proprio con gli “arancioni” (anch’essi nati dalla fusione fra le squadre del Cortona e del Camucia nel 1970), si trovasse in una situazione di grande frastagliamento, con decine di campi sportivi e squadre in ogni frazione, distribuite in categorie molto poco prestigiose.
La risposta benevola che mi veniva data dagli esperti era che gli appassionati erano tanti e c’era quindi necessità di tante squadre così che tutti potessero avere spazio, diritto sacrosanto. Quella malevola era che il mondo dello sport locale era attraversato da rivalità, micro-campanilismi e vicende personali che per anni avevano minato la possibilità di ottenere risultati di rilievo
Questa unificazione dà indubbiamente un segnale in direzione opposta e pone le basi per una prospettiva diversa, che potrebbe riportare Cortona un po’ più in alto (Castiglion Fiorentino e Foiano sono molto sopra), ma soprattutto cambiare il modo di intendere lo sport, il suo ruolo nella societàe e il rapporto fra associazioni sportive e istituzioni, specialmente in un momento di crisi come questo
E’ significativo, in questo senso, l’approccio con cui hanno deciso di muoversi il Comune e una realtà importante del nostro territorio come la Banca. E’ giusto premiare chi si pone obbiettivi importanti e presenta progetti seri. Sono tante, non solo nel calcio, le società sportive cortonesi che meritano di essere aiutate ed è ancora più giusto guardare non solo ai risultati sportivi, ma anche all’utilità sociale (appunto col settore giovanile, con le iniziative speciali destinate ai disabili e tanto altro). In questo Cortona può ritagliarsi, cambiando passo, un ruolo di vera avanguardia per tutta la Valdichiana
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