Noto con piacere che è stato programmato per la fine di questo mese, il giorno 29 Novembre (venerdì), un convegno interamente dedicato al tema del Sentiero della Bonifica, quel percorso aperto alcuni anni fa che costeggia il Canale Maestro della Chiana rendendone così interamente percorribile (a piedi o in bici) l’argine per una lunghezza totale di circa 60km da Chiusi fino ai dintorni di Arezzo. Se ne parlerà in Sala dei Grandi con i vertici istituzionali del territorio e un dibattito libero; è sicuramente una buona cosa visto che da tempo il tema di un miglior utilizzo e di un’adeguata manutenzione di questa risorsa era stato un po’ messo da parte
Tale opera, frutto di una buonissima idea di fondo a cui è poi seguito un ingente investimento delle due province di Siena e Arezzo, era nata con il compito di riqualificare, offrendo una risorsa buona per tutti i residenti e incentivando anche i flussi turistici andando a incocciare in nuove forme di turismo legato anche alla natura e allo sport
Siamo riusciti, in questi anni, a centrare gli obiettivi?
Solo in parte, a mio avviso.
All’inizio tutto è partito bene: opera ben realizzata e adeguatamente promossa. La manutenzione, finchè si è potuto, è stata ottima. Ma col passare del tempo non si è riusciti a far crescere i buoni spunti iniziali e anche la manutenzione è diventata sempre più difficile da sostenere economicamente.
Lo stallo è stato sicuramente causato dai vincoli economici imposti agli enti provinciali, all’emergere anche drammatico di altre priorità di intervento in campi attigui (ad esempio la sicurezza idro-geologica), come pure dall’incertezza sul destino futuro delle province stesse che di sicuro non agevola il lavoro
Adesso però, per dirla papale papale, se la Provincia “ha finito i soldi” o è destinata a sparire, c’è da elaborare una strategia completamente nuova per non lasciare nello stallo una grande risorsa sfruttata finora solo in parte e tutti gli investimenti fatti. E’ un po’ tutto da rifare, o quasi.
Non credo che la soluzione possa essere quella di accollare parte delle responsabilità ai Comuni, chiedendo loro un impegno nel compartecipare alle spese e alle opere di manutenzione. I Comuni hanno ancora meno soldi delle province, e meno operai, e meno tempo e possibilità per elaborare strategie promozionali, eventi ecc ecc
Ecco quindi che la soluzione, a mio avviso, è da individuare nello spirito di iniziativa dei cittadini stessi. Magari nelle tante associazioni, a cui potrebbe essere affidato lo spazio-sentiero per una serie di attività e finalità varie che abbiano l’obiettivo non solo di mantenere il sentiero in uno stato dignitoso, ma anche di ravvivarlo e aumentarne sempre più il ruolo di punto di riferimento e “ritrovo”. Oltre alle associazioni anche coloro che operano nel settore turistico potrebbero offrirsi con proposte nuove. Aprire quindi la gestione del sentiero a un “concorso di idee” potrebbe essere una soluzione aperta e proficua, probabilmente l’unica in grado di dare una prospettiva (anche economica) di sopravvivenza e sviluppo
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Carissimo Michele, parlare chiaro a un costo, a volte si rimane “isolati”, si da fastidio, ma il detto degli anziani, ai quali ci dovremmo spesso rivolgere è questo: la serietà alla lunga paga sempre....... Condivido il Tuo articolo, ma debbo ancora rimarcare il fatto, come già detto in tempi non sospetti, che in Italia, quindi anche a Cortona l’importante è tagliare il nastro, mettere la fascia tricolore o azzurra se si tratta della Provincia, poi il resto e noia............... Quando sono stati aperti i sentieri della bonifica, in prima fila, tanto da farsi riprendere intenti a pedalare con le biciclette, c’erano tutti, sindaci, Presidente della Provincia, pensando che dopo aver fatto i percorsi l’opera era completa......... disconoscendo il fatto che la manutenzione a un costo. Aggiungo anche che negli ultimi tempi, tanto per fare ancora immagine “forviante” sono stati lanciati i numeri dei fruitori dei percorsi, quando i fruitori veri, invito chiunque a smentirmi, sono decisamente minori......... quello che conta per gli amministratori è fare pubblicità a se stessi... Ad oggi i sentieri della bonifica sono in pessime condizioni, abbandonati, più passa il tempo più sarà difficile mantenere adeguatamente gli stessi. L’Italia è così, tutti pronti per fare bella figura, con i “soldi” degli altri, tutti bravi a parlare, per poi di fatto essere smentiti, se non dal popolo almeno dal tempo! La grande bonifica portata avanti dal Grande V. Fossombroni meriterebbe rispetto, pensiamo solo al fatto delle nostre scuole, pensiamo al progetto di portare i nostri ragazzi almeno una volta durante il corso scolastico presso la nostra Valdichiana, utilizzando i sentieri, con tappe e spiegazioni della grande opera, con cartelli riportanti la storia locale, quale valore avrebbe......... altro che due pedalate ripresi da una telecamera, tanto per fare scena.....
Ringrazio, saluti
Meoni Luciano
Bene Luciano. Passando dalla fase critica a quella propositiva cosa si può fare secondo te?
Cambiare amministratori!!!! Solo persone motivate possono impegnarsi per il territorio.
Benissimo, ma aldilà di questo mi interessava, scusa se insisto, una risposta un pochino più concreta visto che fai politica, sei consigliere comunale e capeggi un movimento che ha intenzione di presentarsi alle prossime elezioni amministrative cortonesi.
Del tipo: se non ci sono più i soldi per la manutenzione come si trova il modo di farla comunque, con quali formule e utilizzando chi e come si può fare promozione e rilanciare il sentiero per arrivare ai risultati che si erano proposti all'inizio
Mi permetto di suggerire questo tema di riflessione a te (e a tutti gli altri, ovviamente) sperando magari che esca una proposta che può essere lanciata da subito, sino magari dal convegno del 27. Io, da parte mia, nel testo suggerisco un "concorso di idee" che porti a un maggior coinvolgimento delle associazioni, dell'imprenditoria giovanile e, perchè no, dei privati anche non giovani che lavorano nel turismo e che dal sentiero potrebbero trarne molti benefici
Stiamo lavorando al programma elettorale........ Comunque una proposta e', sponsorizzazioni anche da Az. Ag., agriturismi ecc...
Collegare la storia della Valdichiana a tutto il contesto turostico locale. Altre idee saranno inserite nel programma. Saluti
Chissà che qualche "genio" non proponga la creazione di un nuovo Consorzio che possa occuparsi "ad hoc" della manutenzione del percorso. Ormai ci siamo abituati e non desterebbe più stupore.
A parte le battute, la cosa grave è che si facciano opere del genere e non si preveda a monte un piano di sviluppo dell'opera a medio e lungo termine, nessuna progettualità concreta, nessun monitoraggio sulla fruizione e sul numero dei visitatori, nessun elemento statistico serio su cui poter trarre indicazioni e conclusioni. Credo che, ad oggi, nessuna associazione anche se di volontariato si accollerebbe la manutenzione di un'opera del genere senza averne una ricaduta economica seppur minima. Per far funzionare un percorso come quello non serve solo tenerlo pulito dalla erbacce, ma servono dei progetti di largo respiro che possano coinvolgere le scuole, le associazioni sportive dilettanti, creare eventi non sporadici che portino indotto anche agli agricoltori e agli agriturismi limitrofi. Ha purtroppo ragione Meoni, la maggioranza dei sindaci oggi vive di "puri espedienti" per far notizia e comparire sui giornali, tralasciando i progetti che possano andare oltre il termine del proprio mandato. L'unico modo di "far vivere" il percorso è quello di mobilitare i molteplici soggetti che ne potrebbero beneficiare direttamente. Perché non detassare i confinanti che si prendono cura del loro tratto, oppure pensare ad un progetto europeo che convolga più Paesi (almeno altri 2) con strutture simili alla nostra per poter sganciare dei fondi? purtroppo i risultati si vedrebbero solo fra 3 o 4 anni e, al momento, non vedo persone nelle amministrazioni interessate ad un futuro così lontano.