Una giornata campale. Per gli studenti, chiusi nei corridoi dei loro istituti, sorvegliati a vista dai commissari, ma anche per i giornalisti o pseudo-tali a caccia di informazioni, scoop e anteprime. E’ iniziata così, di prima mattina, la seconda prova del primo vero esame di maturità dell’era 2.0. Siamo nel 2011 e le avvisaglie degli anni passati ormai sono una certezza. Siamo dentro un’era caotica dove il “tempo reale” batte la necessità di essere attendibili, le notizie sono degli usa e getta di poche righe e la “furbata” per guadagnarsi spazio su Google News (con relativo boom di visite, spesso immeritate per quello che poi è il reale contenuto dell’articolo) regna sovrana.
Tant’è che un bel po’ di siti titolavano già dalle 8, o anche prima: “Seconda prova, le tracce e le soluzioni”, poi ovviamente non c’era niente di tutto questo negli articoli. Viva viva l’etica professionale!
A parte queste “sòle” della nuova editoria web alle 8.25 era già on line la notizia, vera, che la versione per la seconda prova di maturità per il liceo Classico era di Seneca. Pochi minuti dopo si scopriva quale era il brano. Ancora qualche minuto e compariva il testo in latino, seguito quasi subito dalle prime traduzioni. Un po’ di più c’è voluto per sapere le tracce di matematica del liceo Scientifico. Nel frattempo, mentre il mondo fuori si muoveva a 300 orari, gli studenti si “scervellavano” su una versione di latino considerata “fattibile” e un compito di matematica definito da molti “praticamente impossibile”.
All’uscita le prime indagini comparse sul web raccontano che nonostante le minacce di vedere la prova invalidata e i controlli per impedire ai ragazzi l’uso di palmari e cellulari una buona parte di loro (32%, il 2% in più rispetto al 2010) ha dichiarato di aver copiato tutto. Ma gli studenti avranno dichiarato il vero? A seminare il panico ci ha pensato qualcuno che, memore della colossale “beffa” datata 1989 ripresa anche nel film “Notte prima degli esami” (due redattori di Radio Rai che si divertirono a diffondere la falsa notizia che gli esami di maturità per quell’anno non si sarebbero svolti”), ha utilizzato Twitter lanciando la (falsa) voce che il ministro Gelmini, vista l’eccessiva fuga di notizie, aveva sancito l’annullamento delle seconde prove.
Una vera ciliegina sulla torta in una giornata memorabile, non solo per gli studenti ma anche per l’informazione italiana. Lunedì terza prova, ma stavolta le domande cambiano da istituto a istituto e quindi i giornalisti, finalmente, dovranno starsene un po’ più in disparte.