Si parla tanto di casta, e poi non ci si accorge di piccoli ma importanti dettagli. O forse si fa finta di non accorgersene, perchè fa comodo un po’ a tutti. Vengo al punto: mancano ormai pochi giorni alle elezioni; accanto ai Presidenti e Segretari nei seggi italiani lavoreranno migliaia e migliaia di Scrutatori che percepiranno certo una paga misera, ma comunque una paga che in tempi di crisi come questi è molto meglio che niente. Qualcuno si è chiesto come tali scrutatori vengono selezionati?
Io la domanda me la sono fatta e ho scoperto che non funziona più come qualche anno fa, con i nomi in elenco che venivano estratti a caso in un’estrazione pubblica che si svolgeva presso gli uffici elettorali dei comuni, ma che la legge è cambiata e in ogni comune la commissione elettorale può procedere alla nomina diretta e nominativa (cioè non casuale) attingendo sempre dallo stesso elenco
La legge 270/2005 ha creato una soluzione “ibrida” ripristinando però di fatto il sistema in vigore dal 1948 al 1992, che prevedeva una ripartizione degli scrutatori proporzionale ai voti dei partiti nella precedente elezione e ogni partito selezionava direttamente i propri rappresentanti, creando sì un sistema potenzialmente funzionante (almeno in teoria venivano inviate ai seggi persone preparate), ma anche generatore di enormi sistemi di clientela politica.
La Commissione Elettorale Comunale è infatti composta da consiglieri comunali di maggioranza e minoranza: vero che può determinare liberamente i criteri di selezione, andando per esempio a privilegiare persone in difficoltà, oppure giovani, oppure persone competenti e con esperienza specifica…il problema è che in Italia è molto difficile che in piccoli microcosmi locali come quelli dei comuni si attuino scelte lontane dalla logica della spartizione fra gruppetti di interesse, corti dei miracoli e lacchè. E infatti sono in molti, spesso non a torto, a lamentarsi del fatto che ai seggi “ci son sempre le stesse facce” e soprattutto che ci si trova una massa di incompetenti, magari selezionati con il “Manuale Cencelli”, un tot per partito su una rosa di persone che, spesso per bisogno reale, sono andate a “raccomandarsi”
Forse, insieme a tutta la normativa sul voto degli italiani all’estero, si potrebbe pensare di rivedere anche il frangente selezione e nomina scrutatori. Per prima cosa nel segno delle competenze, magari con un piccolo esame di educazione civica da sostenere per essere ammessi nell’elenco (le elezioni sono una cosa seria e non possono andare al seggio cani e porci), per seconda nel segno del merito o quantomeno del ritorno alla casualità, non certo per interesse di spartizione fra partiti politici
P.S. A scanso di equivoci inserisco una postilla. Come ho scritto la commissione elettorale comunale PUO’ nominare direttamente, ma può anche decidere comunque per la selezione tramite estrazione. Così, ad esempio, è stato anche in questa occasione in alcuni Comuni quali ad esempio Cortona e Lucignano. Ovviamente il mio discorso non vuole riferirsi a nessun caso particolare, nè lanciando accuse precise a qualcuno, nè generalizzare facendo di tutta l’erba un fascio, ma vuole essere una critica alla regolamentazione generale che, secondo me, sarebbe da rivedere.
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Caro Michele, quello che scrivi è sacrosanto.
A Lucignano, quale Presidente della Commisione Elettorale, ho sempre proposto, ricevendo unanime adesione, che gli scrutatori fossero estratti a sorte tra gli iscritti all'apposito albo. Questo per evitare manovre pseudo-clientelari o di bassa politica , delle quali non c'è proprio bisogno.
Maurizio seri
Conosco ragazzi e ragazze cortonesi neolaureate che hanno diligentemente fatto la domanda e si son sentiti dire il sorteggio non vi ha favorito.... sarà vero? Quello che tu scrivi mi fa sorgere un atroce sospetto... ci mettiamo ad indagare? fammi sapere che ti do volentieri una mano.
Ivo
Io sono stato nominato per la 1a volta scrutinatore in uno dei seggi del Comune di Cortona, ma non ho legami con alcun partito politico ne ho fatto alcuna richiesta particolare se non la normale iscrizione negli appositi elenchi (fatta da 3 anni).
Mi sento in dovere di lasciare questo commento per dire che non sempre le scelte vengono fatte con logiche di clientelismo.
A scanso di equivoci anche qui nei commenti inserisco una postilla. Come ho scritto la commissione elettorale comunale PUO' nominare direttamente, ma può anche decidere comunque per la selezione tramite estrazione. Così, ad esempio, è stato anche in questa occasione in alcuni Comuni quali ad esempio Cortona e come dice Seri Lucignano. Ovviamente il mio discorso non vuole riferirsi a nessun caso particolare nè lanciare precise accuse a nessuno o fare di tutta l'erba un fascio, ma vuole essere una critica alla regolamentazione generale che, secondo me, sarebbe da rivedere.
Proprio in risposta a Camerini e Mencacci: parlate di CORTONA, comune che ha scelto di selezionare gli scrutatori tramite SORTEGGIO, ecco quindi che "atroci sospetti", favoritismi e legami con partiti politici non possono sussistere visto che ha scelto il computer tramite software fornito dal Ministero. Il problema che volevo sottolineare io è un altro: di fatto si rende possibile, anzi si rende necessario, il favoritismo a norma di legge, con tutti i rischi annessi e connessi. Le commissioni possono scegliere bene, ma non è detto che lo facciano sempre
Avete dimenticato la cosa più importante, dovrebbero scegliere prima di tutto DISOCCUPATI e STUDENTI.
Queste categorie dovrebbero avere la precedenza assoluta, solo dopo averli sentiti tutti allora si può selezionare chi ha già un lavoro.
Ai disoccupati ed agli studenti farebbe davvero tanto comodo guadagnare quel gruzzolo e poi si eviterebbe la farsa tutta italiana degli autisti-scrutatori.