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Se il San Valentino è diventato un peso…

San Valentino. Nonostante sia un Santo Ternano, e io sono tifoso del Grifo, lo festeggio lo stesso e anzi mi ergo con estrema arroganza a novello Francesco Alberoni della Chiana, possessore della verità in campo amoroso (attenzione: messaggio subliminale) impartendo lezioni e dispensando consigli a tutti coloro che vivono questa giornata in modo traumatico, per i quali questa ricorrenza rappresenta se non proprio un incubo almeno un grosso peso

E’ strano, per chi è innammorato, provare determinate sensazioni di fastidio rispetto a questa giornata che sì è indubbiamente una cavolata commerciale che a finire sul mieloso e ridicolo ci mette veramente niente, ma è comunque un’occasione per dimostrare amore, esternare sentimenti e passare delle ore con chi si ama

Le spiegazioni del fastidio possono essere due

La prima è che non si sia tipi da feste e romanticismi e che si consideri San Valentino una gran cavolata. Ci può stare, nulla da eccepire. In effetti non c’è neanche da darvi troppo torto. Ma attenzione: se il vostro partner la pensa come voi va tutto bene, se la pensa diversamente è un problema. Ed è sempre meglio mettersi insieme fra simili, ben “acozzati” perchè a forza di rinunce “perchè lui/lei è fatto così” ci si rompe anche le scatole

La seconda è che, ve lo dico molto brutalmente, non amate (o non amate più) il vostro partner. In quel caso la cosa da fare è una sola: prendere il coraggio a due mani e lasciare.

Si, lo so, è difficile. Già spiegarlo è dura, così come è dura trovare delle motivazioni che siano comprensibili ma che non feriscano troppo. E allora inventatevi qualche bugia a fin di bene, ma andate fino in fondo: lasciare, quando non si ama, è l’unica cosa buona e giusta. Lui/lei vi odierà, si dispererà, si sentirà morto/a, ma prima o poi troverà qualcuno/a che gli/le starà accanto e che forse potrà darle quel po’ di felicità che merita, anche se a voi sembra così tanto disastroso/a e potrà farlo se non altro con più partecipazione e sincerità rispetto a come lo facevate voi. Perchè a voi, ammettetelo, ormai non ve ne fregava più niente

Voi nell’immediato verrete additati come degli stronzi, vi ritroverete di colpo soli, senza amici e amiche, totalmente abbandonati da tutti e con una vita da ricostruire da zero. Non saprete dove andare a parare, stretti fra rimorsi, paure, rischi di ripensamenti e dietrofront per compassione o per il terrore di dover affrontare la solitudine. Ma andate avanti: giorno dopo giorno, a piccoli passi, scoprirete di aver fatto la scelta giusta. Vi sentirete più forti, e magari troverete un’altra persona con cui proverete la gioia di passare il San Valentino. Tutto questo almeno per il primo anno, poi è da vedere…

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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  • Molto simpatico e correttamente leale quanto scritto da Michele Lupetti.Vorrei soffermarmi brevemente su un consiglio che lui dà e che potrebbe essere non da tutti condiviso.Io personalmente sono dello stesso parere:non lasciare chi non si ama più,può significare rinunciare definitivamente all'Amore.Però credo anche che tutto questo richieda una profonda riflessione ,vale a dire la certezza che un amore sia finito.....!Non so se questo sia sempre facile......Lucia Bianchi.

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Michele Lupetti

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