In 23 paesi europei su 27 si è manifestato. In molti casi, onorando nel peggiore dei modi il Nobel per la pace conferito all’Unione Europea, si è anche arrivati agli scontri. Qualche domanda a Bruxelles dovrebbero farsela, e probabilmente se la stanno già facendo; sicuramente nessuno se la sta facendo in Italia dove la percezione dello Sciopero Europeo è stata totalmente falsata, con i TG (eccetto un paio notoriamente meno superficiali, ma anche meno visti degli altri) ridotti a una sorta di film di Bud Spencer e Terence Hill, in cui si è susseguita una lunga sequenza mixata di gente che faceva a botte senza grosse spiegazioni
Non si è nemmeno riusciti a capire se, in Italia, paese infilato a ragione nella sequenza alla Bud Spencer, a manifestare sono stati i Sindacati o dei non meglio precisati “studenti” (ce l’avranno avuta coi termisofoni spenti? chissà…) o gli ancora meno identificabili “centri sociali”. Mancata per un pelo l’attribuzione dei vari casini scoppiati in giro per lo stivale ai leggendari black bloc, ormai abituati a essere tolti dalla naftalina quando ce n’è bisogno
Ecco quindi che l’Italia, definitivamente anestitazzata, subito dopo l’ora dei TG, da una divertente partita della nazionale contro la Francia, ha completamente perso il treno, non riuscendo a rendersi conto della valenza di una giornata come questa, del rilievo di una protesta che è stata continentale e soprattutto dei suoi contenuti e motivi scatenanti
In alcuni paesi (quelli iberici) l’adesione allo sciopero è stata fra il 60 e il 100 per cento: città paralizzate, trasporti azzerati, tensioni. Nessuno, in Italia, ha avuto il diritto di capire in modo semplice e veloce perchè tutta questa gente fosse in piazza.
L’onore di rendersi conto di cosa sia successo davvero l’hanno avuto in pochi: o quelli che passano ore a spulciare il web e fra un tweet e l’altro iniziano ad avere il sentore di cosa stia succedendo realmente (e a quel punto cercano qualcosa in giro per capire meglio), oppure quelli che hanno qualcuno all’estero. Ecco quindi che, verso l’ora di cena, poteva capitare di assistere a dialoghi su Skype del tipo: “Oh, qui da stamani è tutto paralizzato” “Ah sì, e perchè?” “Ma come perchè…lo sciopero…lo sciopero europeo…” “Sarebbe?”
Anche stavolta non abbiamo fatto una gran figura. Direbbe Fossati: “Eravamo alla stazione sì, ma dormivamo tutti”