Ogni comunità locale deve far fruttare le sue migliori individualità per il bene comune e chi ha qualità da offrire deve metterle al servizio di tutti. Sulla base di questo assunto fondamentale della vita democratica proseguiamo nel difficilissimo tentativo di individuare un candidato a Sindaco di livello per le prossime elezioni amministrative cortonesi. Perchè il Sindaco lo vogliono fare in tanti, perfino troppi, ma il piatto piange in ogni lato dello scacchiere e ci vorrebbe un nome a sorpresa, di quelli che sparigliano le carte e mettono tutti d’accordo.
Altro che giovani o semi-giovani rampolli del vivaio del partito, altro che misteriosi (si fa per dire…) “nuovi stimati professionisti di spessore” che non si sa se accetteranno o meno la candidatura e il probabile, ennesimo, secondo posto, altro che donne in quanto donne…. perchè non provare, dico io, con uno dei cortonesi famosi, cioè popolari mediaticamente anche fuori dalla dimensione locale? Perchè non cercare un personaggio adeguato per fama e stile all’immagine rispettabile e autorevole che Cortona è riuscita a crearsi in questi anni, che serva oltre che da amministratore anche da P.R., da ambasciatore e amplificatore su scala nazionale del nome della città etrusca?
Il ragionamento sembra scemo, ma pensateci bene: ormai gli amministratori hanno l’autonomia di movimento di un pollo di batteria. Incastrati nelle maglie del patto di stabilità la loro azione è molto limitata e spesso le decisioni sono imposte dai legacci statali e dalle imposizioni della Ragioneria. Non voglio con questo dire che il Sindaco lo possono fare tutti, anzi: è proprio in un momento come questo che serve prima di tutto autorevolezza, qualità che permette di prendere decisioni importanti senza troppe paure, come pure serve avere una propria rete di contatti, conoscenze, amicizie e appoggi utilissimi per raggiungere determinati obiettivi.
Purtroppo il buon Jovanotti, senza dubbio il miglior P.R. cortonese degli ultimi anni, è stato già ampiamente spremuto: dopo anni di ipotesi mai concretizzate ha ripagato tutti col concertone di quest’estate al Mix festival, e quindi almeno per un po’ non gli si può chiedere granchè
E allora chi è al secondo posto nelle charts di popolarità e autorità mediatica fra i cittadini cortonesi?
Ma ovviamente lui, l’opinionista-tuttologo Andrea Scanzi, uno dei giornalisti italiani più popolari in Italia che da un po’ ha preso la residenza da noi, anche se è nato ad Arezzo. Assolutamente sulla cresta dell’onda e capace di affrontare ogni argomento senza risultare noioso, almeno a sentirlo parlare o a leggere i suoi scritti pare abbia tutte le qualità del caso. Inoltre è un tipo che si adatta a tutto, impara tutto alla svelta e non ha certo problemi nel prendere decisioni anche importanti mandando a quel paese questo o quello
Scanzi, che ha un seguito di popolarità molto vasto e trasversale, potrebbe rendersi protagonista di un exploit elettorale notevole, magari con una lista civica. Se vincesse avremmo una faccia presentabile da inviare nel mondo e nell’etere come nostro rappresentante: un volto da Tv, ma anche un uomo di contenuti pungenti, di proposte nuove che sicuramente ci permetterebbe di evitare la temuta “eclisse” mediatica dopo le vette toccate la scorsa estate. Aldilà dell’azione politica (sicuramente tutta da seguire, perchè Scanzi sarebbe una figura dai caratteri inediti per il nostro paese) avremmo tanto da aspettarci in campi ormai fondamentali per la sopravvivenza della nostra economia come gli eventi culturali, quelli che spostano i flussi turistici
Sto scherzando? Si, ma alla fine anche no. Perchè oh, secondo me salire al terzo piano del Comune e trovarci Scanzi al posto del Vignini sarebbe divertente. E pure molto Cortona-Style