{rokbox title=| :: |}images/saldidelirio.jpg{/rokbox}Scattano i saldi e tutti, in massa, si precipatano a cercare l’occasione. Una ricerca che è a tutto campo: nei centri storici come nei centri commerciali. Fra essi, ovviamente, il più gettonato della Valdichiana è l’Outlet che riceva visite dal nostro territorio, ma anche e soprattutto da lontano (regioni del Centro Italia) e lontanissimo (il resto del territorio nazionale, con camperisti e gitanti in pullman). I numeri del 6 Gennaio parlano chiaro: 40mila presenze, un numero impressionante che rilancia ulteriormente il super centro commerciale che nel 2010, pur non facendo faville, ha registrato un incremento dei fatturati pari al 5% rispetto al 2009.
Inutile dirlo: a un po’ di anni di distanza è evidente che l’Outlet si è consolidato e ha prodotto effetti ben aldilà del calcolabile e del prevedibile, raggiungendo dimensioni di fatturato e presenze che nessuno, o quasi, poteva ipotizzare al momento dell’apertura. Pensiamo alla sola occupazione, per quanto spesso precaria e saltuaria: 700 occupati, di cui 500 donne. Sono numeri da vero ‘colosso’ economico.
Fatte salve tutte le considerazioni sugli effetti e sulle ripercussioni positive e negative sull’economia della nostra vallata (un tema importante, su cui molto si dibatte e che merita sicuramente un futuro approfondimento) un problema accessorio, chiamiamolo pure ‘effetto collaterale’ legato a questo boom, salta subito agli occhi. Un problema causato probabilmente dal fatto che l’Outlet, in questi anni, è diventato un fenomeno così grande da non poter essere previsto.
Si tratta del ‘tilt’ che in giornate come quella di ieri la presenza del mega-centro commerciale causa sull’Autostrada A1, sul raccordo Perugia-Bettolle e sulla viabilità limitrofa. In caso di ‘pienone’ infatti la stessa autostrada accusa alcuni problemi. Questo nonostante gli enormi spazi per il parcheggio a Le Farniole, il gran lavoro del servizio d’ordine interno e il fatto che l’uscita A1 Valdichiana sia stata raddoppiata da Società Autostrade proprio dopo la nascita dell’Outlet. Troppe auto in arrivo e anche sull’A1 troppa gente che vuole uscire, con troppi pochi ‘casottini’ per il pagamento del pedaggio che non riescono a smaltire il lavoro senza che le auto si incolonnino sulle rampe e anche nell’A1 stessa.
Siamo abituati alle code per incidenti, o per lavori, siamo psicologicamente pronti alle code ai caselli nei giorni da bollino rosso di vacanze e rientri…sicuramente più strano e di conseguenza più difficile da accettare il fatto che un’infrastruttura che rappresenta la spina dorsale dell’Italia possa avere problemi, anche se lievi, causati dai… saldi e da gente che vuol comprare vestiti e quant’altro. Una soluzione, visto che a quanto pare ‘l’affare si ingrossa’, calcolandoci anche il futuro AquaPark che di certo aumenterà ulteriormente il flusso di auto in arrivo, andrà cercata quanto prima.
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