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Province, la svolta sarebbe epocale

Filtra sino alla (temporanea) mia magione newyorkese la notizia della nuova finanziaria del Governo Monti. Anche all’estero sottolineano il clamoroso coraggio dimostrato dal nuovo premier nelle scelte intraprese e io, da cortonese in quasi-vacanza all’estero attento ed abituato a parlare di vicende politiche e amministrative locali, lo noto soprattutto nell’epocale (perchè davvero sarebbe epocale) scelta relativa a questi enti intermedi. Qualcosa, nonostante la quasi-vacanza, va scritto perchè la notizia è di portata potenzialmente enorme.

Già mi immagino le reazioni che su questo frangente (che poi, in fondo, è una mera ramificazione minore di tutta la finanziaria) potranno arrivare, e che probabilmente metteranno in ambasce determinate forze politiche che il governo Monti lo hanno voluto sostenere con forza sin dall’inizio (leggi: il PD). Adesso la pillola da digerire, e da far digerire ai Presidenti, è enorme.

Niente giunte provinciali, consigli di soli dieci membri eletti dai consigli comunali. La provincia resta, ma si trasforma radicalmente divenendo ente di governo intermedio, con funzioni di servizio e coordinamento nei settori che saranno disciplinati con leggi statali e regionali. L’applicazione pratica su una realtà come quella, per esempio, di Arezzo è veramente tutta da immaginare. Tutte da immaginare le conseguenze sulla nostra “classe dirigente” e sulle nostre abitudini di scelta e modalità di rappresentanza territoriale

Il primo pensiero, di fronte a questa scelta è se Monti riuscirà o meno a mangiare il panettone da Presidente del Consiglio…lo sapremo nel giro di qualche giorno. Di sicuro, entro stasera ci sarà qualcuno che gli darà dell’incompetente

Ne approfitto per salutare i lettori. Tornerò lunedì prossimo nelle lande della Valdichiana ma nel frattempo non abbiate timore. Come avrete già notate siete in ottime mani. La nostra è una bellissima squadra, che ringrazio. E grazie anche al nostro Bisbetico Donato che si sobbarca un gran lavoro in questi giorni di mia assenza

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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