Amedeo Nazzari, lo dico per i compagni della mozione “A. Nazzari”, è morto!!! – Corrado Guzzanti alias Walter Veltroni ({rokbox title=| :: | text=|guarda il video| size=|854 505| album=|Pippo|}http://www.youtube.com/watch?v=AScvHGHJxdM&noredirect=1&autoplay=1{/rokbox})
Finalmente chiarito il dilemma dei comitati pro-Renzi. E’ sufficiente andare sul sito del Sindaco di Firenze e leggersi lo statuto: i comitati può farli chiunque, basta che non abbia tessere di partiti diversi dal PD e che raccolga con sè almeno 10 persone. Di comitati quindi ne possono nascere un numero infinito, anche più di uno per comune. E’ quello che è successo a Cortona, dopo la notizia-bomba della costituzione di un primo comitato fondato dall’ex consigliere comunale di AN Filippo Billi, presa alquanto male dagli esponenti locali del PD, con comunicato stampa polemico e celere costituzione di un altro comitato pro-Renzi più “lealista” con dentro militanti e tesserati
Con la speranza che il comitato Renzi 1 e il comitato Renzi 2 non si mettano a fare come i Guelfi Bianchi e i Guelfi Neri, che si scannavano pur condividendo la linea pro-Papa, prendiamo atto che la stranezza c’è, ma ormai è tardi per sperare di tamponarla.
La reazione dell’establishment PD locale alla presenza fra i sostenitori di Renzi di persone che in passato hanno avuto esperienze politiche non ricollegabili alla sinistra mi risulta però un po’ incomprensibile. O meglio… la capisco benissimo, ma mi pare comunque sbagliata.
Molto più saggio sarebbe stato glissare con un po’ di stile, facendo scattare senza troppi proclami e polemiche un “piano B” che puntasse a salvare la faccia del partito senza attaccare frontalmente nessuno e spiegando la presenza di Billi come il risultato inevitabile di un delicato strumento di democrazia aperta come le primarie che a priori non può escludere nessuno.
La reazione astiosa comporta invece la necessità di un mea culpa: se siete arrivati a questo punto che tanto vi fa inacidire vuol dire che qualcosa, nel progetto di fondo del PD o nell’idea delle primarie come metodo di selezione dei leader, è stato sbagliato sin dall’inizio. E i mea culpa non fanno bene, specie in un partito come il PD che soffre di costanti autoflagellazioni mentre avrebbe, almeno in questo caso, il diritto di vantarsi di essere l’unico ad aver pensato alle primarie, mentre tutti gli altri continuano a scegliere i leader con altri metodi, oppure neanche li scelgono perchè se li trovano già lì
Tre dettagli, invece, sono sfuggiti ai militanti locali del PD dalla coda un po’ di paglia:
– il primo: che non è certo costituendo un comitato di appoggio a Renzi che ci si guadagna un posto di comando futuro. Gli onorevoli, stante l’attuale legge elettorale, li sceglie il Partito infilandoli nell’ordine ritenuto più consono nel “listone” su base regionale. Quindi non c’è Billi o Renzi che tenga. E se Renzi vince non diventa imperatore, ma il capo di una coalizione alla cui base stanno i partiti
– il secondo: che probabilmente è più duro per Billi spiegare all’opinione pubblica una sua “vicinanza” perlomeno “per interposta persona” al PD, di cui è sempre stato oppositore, piuttosto che per il PD giustificare la presenza di Billi a sostegno di Renzi. L’ho detto sopra, basta spiegarla come inevitabile “bug” delle primarie e il caso è chiuso.
– il terzo: che dal loro punto di vista il vero assurdo della vicenda non è che un ex-AN, che ha tutto il diritto di collocarsi dove vuole, appoggi Renzi, bensì che uno come Renzi, con le sue idee, faccia parte del PD. E quindi, perchè prendersela con Billi?
Detto questo mi godo lo spettacolo e a chi mi chiede “secondo te è meglio Renzi o Bersani?” rispondo con un ironico “Meglio Pippo!!!“. Pippo Civati? No. Pippo Baudo? Nemmeno. Pippo Marchioro, quello della foto sopra, il mitico allenatore Re delle promozioni eroiche dalla B alla A di tante “provinciali”. Lui sì che sarebbe un grande leader. Oggi se mi gira lo chiamo e provo a chiedergli se l’idea di fare il premier lo intriga. Tentar non nuoce, visto anche che purtroppo Amedeo Nazzari è morto
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Chi è l'omino della fotto nell'editoriale??? Non certo l'Amedeo Nazzari che con Giulietta Masina interpretò "Le notti di Cabiria"
Basta leggere l'articolo. E' Pippo Marchioro, come specificato