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Più che pane e acqua… io avrei dato le brioches

Stamani il Coordinamento Provinciale del PD ha piazzato un’altra “meacciata” (termine per addetti ai lavori che deriva dal cognome del Segretario Provinciale, Marco Meacci appunto, politico noto per certe iniziative originali e “d’impatto”), con la distribuzione lungo Corso Italia di bustine con pane e acqua. Dopo le pesche dell’anno scorso, quando il governo era “alla frutta“, quest’anno pane e acqua perchè “Con Berlusconi il paese è ridotto così“. E in effetti siamo ridotti male, tocca tirare la cinghia, non si vede l’uscita dal tunnel.  Va riconosciuto al PD il merito di darci qualche argomento di cui parlare in questa estate sonnolenta, ma ho notato due cose diverse rispetto al 2010 e all’analoga iniziativa delle pesche.

 

Per prima cosa i volti più seriosi rispetto all’anno scorso. Da parte di chi fa politica è giusto che sia così, perchè è giusto lanciare un messaggio in modo originale, mantenendo però un tono serio. Da parte dei cittadini sorridere poco è invece inevitabile. Siamo tutti logorati, stanchi, esasperati. Con 12 mesi in più sulle spalle, non ne possiamo veramente più; oberati di sacrifici che sembrano sempre più infruttuosi, con sempre meno speranza nel futuro. Le fatiche non vengono ripagate e la situazione ci peggiora di giorno in giorno.

La seconda cosa che ho notato è che il pane e acqua significa povertà ma anche galera, costrizione. E’ questo un aspetto reale delle vite di oggi: di chi per salvare un posto di lavoro, mandare avanti una famiglia, far sopravvivere un’azienda è costretto a subire di tutto e di più.

Certo non è solo colpa del Governo e del centrodestra.

La cosa più grave, che qualcuno prima o poi dovrà mettere in luce, è piuttosto il distacco abissale fra chi governa e chi è governato. Chi sta ai posti di comando pare non sappia più la vera situazione del paese e non abbia idea di dove mettere le mani per risolvere i guai, o (nella migliore delle ipotesi) che lo sappia ma non abbia strumenti per operare bene.

Per questo, forse, siccome siamo in una situazione che sa molto di Marie-Antoinette, la regina francese ghigliottinata nota per la funesta frase “Se il popolo non ha il pane… che mangino le brioches“, sintomo evidente di scarsa dimestichezza con l’arte di governare un paese, stamattina forse sarebbe stato più azzeccato distruibuire cornetti alla crema per tutti. Almeno ci avrebbero addolcito il Ferragosto.

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