Alcune interessanti esperienze umbre sollecitano una riflessione sulla necessità di trovare uno spazio unico, con finalità di conservazione e catalogazione oltre che di promozione, di tutta quella che è stata nei decenni passati ed è oggi la produzione “creativa”, nelle varie forme d’arte, nella nostra vallata. Una sorta di “museo” potrebbe a mio avviso essere una soluzione interessante per non lasciare perdute le innumerevoli esperienze artistiche viste nel nostro territorio che hanno coinvolto, a volte con risultati anche interessanti, tantissimi nostri concittadini.
Un campo di applicazione di questo sistema o punto di partenza sperimentale potrebbe essere ad esempio la musica (si veda l’esperienza di Umbria Noise), vista l’esistenza un po’ in tutte le epoche recenti di gruppi musicali, musicisti, cantanti un po’ di tutti i generi, alcuni dei quali sono arrivati anche alla pubblicazione di veri e propri dischi, mentre altri non sono riusciti ad arrivare a questo traguardo ma hanno comunque lasciato una loro interessante testimonianza, magari in qualche nastro autoprodotto o anche solo in qualche foto o video
Dalla musica, poi, si potrebbe passare alla pittura, alla scultura e alle varie forme d’arte. E ancora il cinema, il teatro e tanto altro.
Questo enorme patrimonio, che al valore artistico che certo in alcuni casi esiste unisce il ben più importante valore storico per la nostra comunità, merita di non essere disperso nei mille rivoli odierni del web. Raccoglierlo non dovrebbe nemmeno costare così tanto, specie se per creare questo “museo” si dovesse optare per la forma virtuale, creando un sito ad hoc su cui potrebbero lavorare, come promotori principali, tutti i Comuni in modo coordinato.
Passando invece al concreto una formula quale quella della mostra itinerante, allestibile senza grossi costi in località disparate, potrebbe permettere di esporre opere e materiali senza la necessità di una (costosa e per certi versi poco dinamica) sede fissa funzionando anche come forma di promozione del “Museo”
Ovviamente alla parte di archivio si potrebbe combinare una serie di pagine in cui ogni artista, gruppo, videomaker, compagnia teatrale attualmente in attività possa auto-promuoversi usufruendo di uno spazio comune a tutti e di facile consultazione
Sarebbe interessante avere un’opinione su questa idea da parte dei nostri amministratori e del mondo culturale locale, per quella che a mio avviso potrebbe rappresentare una nuova interessante frontiera nello sviluppo delle politiche culturali e magari potrebbe anche finire in qualche programma elettorale un po’ illuminato per le prossime amministrative
ps: nella foto, tanto per entrare nel tema, due membri de I Titani, gruppo musicale cortonese attivo fra la fine degli anni 60 e l’inizio dei 70. La foto è del 1973, scattata nella loro epica sala prove