Per una casualità nella stessa giornata 3 dei nostri Comuni hanno trattato, simultaneamente e con toni simili, il tema del Patto di stabilità, segnalandone le storture e sollecitando un intervento di chi adesso sarà in parlamento. Da Monte San Savino, da Cortona, da Lucignano si è alzata una voce che rappresenta un ‘grido di dolore’ che non potrà restare non ascoltato da chi si appresta a sedersi presso Camera e Senato
E’ proprio la casualità di questa concomitanza a dimostrare che più o meno ovunque si è nella stessa situazione, ormai insostenibile, e si hanno gli stessi auspici. Toni simili li stanno usando in questi giorni in tutta Italia anche amministrazioni non di centrosinistra: è evidente che il problema di far ripartire in qualche modo l’azione degli enti locali è un problema bipartisan ed è uno dei problemi principali di questo paese
Come si è letto ci troviamo di fronte a Comuni virtuosi che in cassa hanno milioni di euro, ma ora nemmeno possono asfaltare una strada e si trovano inoltre, causa Tares e altre questioni ancora aperte, nell’impossibilità di pensare ai bilanci di previsione almeno fino a Giugno e quindi di poter incidere con decisioni politiche sulla loro attività
Il problema è che finchè non ci si è dentro questa cosa non si capisce. Tutto sembra semplice e di facile soluzione. E’ vero, ci sono amministrazioni comunali disorganizzate che stanno fallendo i loro obiettivi politici in moltissimi campi. Ci sono ritardi, facilonerie, approssimazione, scarsa volontà. Ci sono anche dei Sindaci scemi, inconcludenti, incompetenti, ottusi. Ma c’è anche chi amministra in modo responsabile e con impegno quotidiano, retribuendo stipendi assolutamente normali (1500 euro un Sindaco, qualche centinaia di euro un assessore) e si ritrova a dover scontare colpe assolutamente non sue, perchè gli sprechi e le follie del potere sono altrove, là dove il contatto diretto con la “gente” nemmeno esiste. Un Sindaco invece le persone in difficoltà se le trova nella propria stanza tutti i giorni, e non ha più gli strumenti per dare risposte adeguate e per intervenire almeno sulle emergenze
La differenza fra chi pontifica non sapendo di cosa parla, razza costantemente in aumento, e chi invece parla per esperienza diretta è tutta qui. E allora visto che in parlamento, in rappresentanza dei vari “colori”, siederanno tanti individui ignari di cosa significhi amministrare un ente locale credo che sia dovere di Sindaci e Assessori continuare il pressing. Con ogni strumento, verso tutte le forze politiche così che qualunque sia il prossimo governo, e qualunque sia la sua durata, si approdi a una decisione sensata in tempi brevi, imponendola come priorità