Ebbene sì: anche io, finalmente, posso fare del sereno #velavevodettismo. Perchè gliel’ho sempre detto a Marco Meacci: a organizzare eventi sei un fenomeno, dovresti coltivare questa passione. E proprio dal concetto di “passione“, con tante idee e poche spese, il nostro Meacci ha costruito da zero un festival capace di regalarci alcune fra le migliori perle viste in tutto il territorio provinciale negli ultimi anni. Tant’è che ormai il “Passioni” è una piacevole abitudine, d’estate come d’inverno. Ma perchè funziona così bene?
Perchè è fatto con passione (ok, #premioGAC al Lupetti), ma è anche studiato bene, molto bene. Con tutti gli accorgimenti necessari.
Che ha fatto il Meacci? Niente di incredibile: ha “solo” messo in fila alcune azioni che dovrebbero rappresentare l’abc per tutti gli organizzatori di eventi
Analizzando in modo rigoroso la situazione di partenza ha colto 2 elementi su cui lavorare. Il primo era l’assenza quasi totale di eventi capaci di coniugare intrattenimento e cultura evitando il parrucconismo e il trash. Per essi esisteva un pubblico potenziale vasto, in quel momento lasciato però a bocca asciutta nella città di Arezzo. Non c’era nulla e quel poco che si tentava di fare restava impaludato. Il secondo era il non utilizzo dell’area Eden, luogo simbolo e grande risorsa che (in quel momento) era senza futuro, senza alcuna prospettiva.
Ai due elementi suddetti s’è sommata una felice intuizione, quella di rivolgersi a una figura vicina e avvicinabile che potesse fare da “ponte” con la cima della piramide dello spettacolo e della cultura italiana. La figura è quella di Andrea Scanzi, trasformato sin dalla prima edizione in parte attiva, anche come testimonial. Dalla sua (appassionata) presenza sono arrivati splendidi “gol” che rispondono al nome di Ivano Fossati, Edoardo Bennato, Maccio Capatonda – Herbert Ballerina ecc ecc. E ora, come annunciato, arriverà pure Carlo Verdone. Tutti “big” che al “Passioni” hanno regalato “pezzi unici” non ripetibili, andando oltre il prevedibile e il già visto
Quando dicevo, da cortonese, che il nostro (ormai ex) concittadino Scanzi sarebbe stata una grande risorsa evidentemente avevo ragione. #velavevodetto
Ma comunque Arezzo dista solo una trentina di Km. Poteva andare peggio