Obama ha (ri)vinto. Ha (ri)vinto con meno margine dell’altra volta, quando sconfisse McCain, ma con più margine di quanto si pensava alla vigilia della lunga notte da poco conclusa. In America hanno votato anche stavolta in tanti rispetto alle medie passate (52%, pare), elemento che mette in crisi noi italiani visto il nostro recente misero 47% alle urne per la Regione Sicilia. Obama ha (ri)vinto dopo 4 anni che in tanti giudicano poco brillanti, ma nei quali ha comunque avviato riforme che per una realtà come quella statunitense sono epocali (vedremo se oltre a essere epocali saranno anche vincenti, o perdenti).
A salvare Obama, secondo molti, è stata la crisi internazionale che ha tagliato le gambe a ogni progetto “rivoluzionario” ma allo stesso tempo ha veicolato una sorta di “assoluzione” nei suoi confronti da parte della sua gente
Una volta rieletto ha condito con abbondante retorica e zucchero il suo discorso di re-insediamento, in un clima di fair-play (anche da parte del suo avversario) che fa meraviglia quando si pensa alla situazione del nostro paese.
Già…il nostro paese. Per quanto i giornalisti si siano sforzati (in certi casi maldestramente) di restare svegli e tenerci svegli con lunghe dirette superpubblicizzate nei giorni passati l’impressione è che gli italiani se ne siano abbastanza infischiati. D’altra parte, la mattina dopo, c’era da andare a lavorare e il parteggiare per Obama o Romney non vale come giustificazione a una giornata di improduttività. In certi casi, inoltre, i teatrini messi in scena (con gli “esperti”) erano veramente raccapriccianti oltre che dannatamente noiosi. Inoltre l’effetto-Obama, per quanto parte della sinistra si impegni ancora a tenerlo un po’ vivo, è decisamente esaurito nel corso di questi anni.
Anche da noi in Valdichiana, a parte i nottambuli Renziani aretini, in pochi hanno perso il sonno e il tempo per gli USA, tant’è che stamani ne parlavamo in pochissimi su Facebook. Al contrario di Twitter, dove era l’argomento top, sul social network più popolare in Chiana la rielezione di Obama non ha inficiato la consueta sfilza di foto di cani, di tatuaggi, di piedi, di piatti cucinati affiancati alle solite infamate ai politici che rubano o alla giovane lasciva che insidia il fidanzato alle ragazze serie