Notte a Teatro… i cortonesi sul loro palco

C’è qualcosa di più bello di un teatro pieno che ti applaude? E guardate che quando dico pieno intendo pieno davvero eh… la platea, i palchi, perfino il loggione. Non sto facendo un comunicato stampa di quelli che iniziano con “grande successo…” per far credere che un evento è andato bene anche se poi c’erano 20 persone, ma sto scrivendo col cuore perchè credo che ci sia da ringraziare davvero chi ogni anno si fa un mazzo così per organizzare “Notte a teatro“, una delle cose più belle, pulite, sincere ed utili che viene organizzata a Cortona

E’ bello perchè, almeno una volta all’anno, il palco del Teatro Signorelli di Cortona torna ai cortonesi.

Abbiamo una città bellissima e un palco meraviglioso… necessariamente l’esigenza è quella di avere eventi di alto livello ed è giusto che sia così. D’altronde è proprio ospitando grandi artisti e personaggi di altissimo profilo culturale che Cortona è riuscita a diventare quello che è, nel tempo

Tutto questo va preservato e anzi, portato avanti con sempre maggiore convinzione mettendolo al riparo da rischi e consolidandolo

Ma è anche bello, almeno una volta all’anno, che ci sia spazio per tutti e un palco pronto per chiunque abbia voglia di mettersi alla prova. Un palco per chi è bravo in qualcosa e il talento ce l’avrebbe pure, ma poi sceglie di fare altro nella vita. Per chi è giovanissimo e può muovere qui i primi passi, raccogliendo gli applausi degli amici e trovando motivazioni per andare avanti e provarci. E anche per chi non è tanto bravo, ma comunque ci prova e si impegna… e quindi un palco se lo merita

Il successo, come detto, è davvero straordinario. I ragazzi del Liceo Cortonese sono il fulcro, i protagonisti, il motore, ma poi si va anche oltre. E’ un successo in un certo senso inevitabile: ovvio che molto pesino l’affetto, le amicizie, le parentele. Ma poi c’è anche la curiosità, l’attesa, la sorpresa e la voglia di sentirsi una comunità

Dieci e lode quindi a Notte a teatro, che da undici anni va in scena grazie all’impegno del Liceo cortonese e soprattutto dell’amico Romano Scaramucci, una di quelle persone che se non ci fosse bisognerebbe inventarla. E non lo dico perchè finalmente m’ha fatto suonare la batteria nei suoi Quasar… ma perchè è vero! 🙂