Citando la perentoria risposta di un amico a cui sottoposi la tesi che lo sbarco sulla Luna fosse una bufala (No Lupo, è tutto vero!) approfitto per una riflessione su quanto ormai l’informazione via web rischi di essere preda di scherzi e false notizie, che si riproducono e amplificano nei social network, specialmente quelli utilizzati dai più allocchi (Facebook), facendo poi perdere il contatto con la realtà. Tant’è che non si sa più dove andare a parare per cercare la verità e ogni giorno si sta a ragionare se la notizia clou del giorno prima era vera o era una bufala.
Passi la fantomatica Settimana Internazionale del Libro che si è replicata di status in status nei giorni scorsi. A quanto pare, come ha puntualizzato il nostro ottimo Maurilli ieri, questa settimana non esiste. Inutile quindi andare a pag. 52, 54 o 56 del vostro libro preferito e condividere la frase della quarta riga su Facebook: è tutto uno scherzo.
La settimana l’ha inventata qualche buontempone che forse aveva un obbiettivo nobile: invogliare la gente ad aprire un libro o perlomeno far finta di aver letto qualcosa nella vita creando il tipico effetto virale. In effetti, aldilà del solito Piccolo Principe (un libro che deve aver rovinato tante adolescenze, visto quante volte è stato citato!), o degli immancabili Coelho e Osho s’è vista roba grossa: dai filosofi greci ai classici francesi e russi. Nessuno/a, ma proprio nessuno/a, ha messo 50 sfumature di grigio. Probabilmente per vergogna
Peggiore il caso relativo ai messaggi privati di Facebook che a causa di un non meglio precisato bug “stanno diventando visibili a tutti“, notizia uscita ieri. Capirete voi il panico che s’è scatenato: milioni di fedifraghi sono andati in subbuglio…sta a vedere che tutti possono leggere quello che scrivevo nel 2008 alla mia amante, mentre all’esterno mi fingevo un marito modello!!!
Ma era una bufala anche quella e sembra che sia andata così: una volta lanciata (probabilmente, anche in questo caso, per scherzo) sarebbe stata ripresa da autorevoli giornali francesi che inevitabilmente l’avrebbero eretta al ruolo di notizia vera, un po’ come quando “ammazzarono” Monica Vitti. Oggi, però, la smentita.
Poi al contrario ci sono anche notizie che sembrano impossibili, ma sono vere. Per esempio quanto è uscito fuori nel Lazio-Gate. Oppure che la proiezione del film dei Beatles Magical Mystery Tour sarà in decine e decine di sale italiane, ma in nessuna sala in provincia di Arezzo, Perugia e Siena.
In quel caso vale la frase dell’amico: No Lupo, è tutto vero. Purtroppo
Ma io, con fiducia, attendo smentita entro la serata
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
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La "cyber-war" sarà la guerra del futuro, già cominciata da USA e Israele contro l'Iran: con un virus si possono fare più morti che con una atomica e per attaccare e difendersi sono necessarie risorse finanziarie e umane infinitamente più imponenti di quante finora utilizzate in tutte le guerre del mondo; oltre all'uso di virus per bloccare un paese, si può rcorrere, con maggiore facilità,al controllo dell'opinione pubblica fino a portarla, se lo si vuole, all'isteria collettiva e quindi alle rivolte contro qualunque obiettivo si voglia, tanto chi controlla l'origine "vera" delle notizie che "navigano"?. Lo stato italiano su queste questioni è indietro, rispetto ai suoi omologhi e competitori, di qualche decennio, sperando in non si sa cosa!