La musica è una. Lo dico da un sacco di tempo e finalmente c’è qualcuno che, qui a Cortona, ha deciso di tradurre questo concetto in uno spettacolo, utilizzando al meglio le risorse che vengono da Cortona stessa. Dieci e lode davvero ad Alessio “Modrian” Mariottoni, un dj che ha coraggio e tanta voglia di sperimentare e mettendo insieme mondi apparentemente lontani ha realizzato un bellissimo spettacolo come “Music evolution“, seguito da me e dal valente Danny Irons sabato sera al Teatro Signorelli.
C’eravamo andati con la voglia di incontrare qualcosa di nuovo rispetto ai prevedibili (e spesso qualititivamente bassi, per quanto a volte divertenti) spettacoli proposti solitamente dai cortonesi per i cortonesi, non speravamo certo nella Luna, ma ci siamo trovati con estrema sorpresa di fronte a un evento preparato con professionalità e pieno di idee ottime
Sul palco, col sottofondo di video (proposti da Tiziano Coroneo) si sono mescolati in modo ottimo, fra colpi di scena e vivacità, i ritmi di Modrian in coppia col percussionista Gianni Maestrucci e le esibizioni delle due band dei Quasar e degli Elefunk, oltre che interventi a sorpresa di alcuni danzatori e ospitate speciali come quella di Anna Rossi che ha prestato la sua ugola per un validissimo frammento musicale. Alla base di tutto un concept (l’evoluzione del ritmo messo in parallelo all’evoluzione del mondo, della vita sul pianeta terra e del progresso tecnologico) che ha scandito alla grande un percorso assolutamente credibile, sostenuto da un audio ben mixato e da luci molto curate.
Un bello spettacolo, novità assoluta per Cortona, frutto del lavoro di mesi, sul fronte musicale e anche organizzativo, sostenuto dal patrocinio del Comune e, sul piano economico, da Banca Popolare e altri soggetti del territorio. Fine ultimo, la beneficienza, elemento che ha ulteriormente nobilitato la serata.
Il successo è stato molto significativo, testimonianza sia delle capacità promozionali, sia della bontà dell’idea. A volte, davvero, non c’è bisogno di andare a cercare altrove il talento e le buone idee. Basta credere di più, e dare più spazio, a chi abbiamo in casa…non sempre il sostegno è a fondo perduto.
Ora, caro Modrian, ci aspettiamo il bis l’anno prossimo.
PS: Da parte del duo Lupetti – Irons, notoriamente inclini all’adorazione della musica ’60 e ’70, una inevitabile menzione speciale alla band Quasar del mitologico Romano Scaramucci che dopo aver aperto coi Pink Floyd ha avuto il coraggio di suonare musica non certo convenzionale con brani come Firth of fifth dei Genesis, Amico di ieri de Le Orme e perfino la beatlesiana While my guitar gently weeps. Bene anche gli Elefunk che hanno un valido cantante e hanno piazzato una Long Train Runnin’ notevole