Quella che abbiamo vissuto nei social è stata una settimana diversa, divertente e soprattutto imprevista. E’ partito tutto lunedì, quando anche dal nostro sito è partita la campagna “Cortona d’inverno #mipiaceperche”, dedicata a una riscoperta diversa e nuova della città etrusca nella sua versione invernale, per sottolineare in modo franco i lati positivi che quelli negativi e ammettendo che in fin dei conti Cortona è bella sempre e ha dei buoni motivi per essere vissuta in ogni stagione e in ogni versione.
L’iniziativa sta raccogliendo un buon successo e prosegue tuttora (fino al 21 Marzo), collezionando volti del territorio. E’ piaciuta anche a molti lettori che ci hanno scritto complimentandosi, anche se i complimenti non li meritiamo certo noi ma gli ideatori, ossia l’associazione Cortona on the move.
Detto questo il fatto imprevisto è l’input che il #mipiaceperche ha contribuito a scatenare, stimolando l’aprirsi di nuovi spazi “social” che hanno letteralmente dilagato in questi giorni. Non è infatti un caso se pressochè in contemporanea si sono imposti i vari gruppi Facebook “Sei di Castiglioni se…”, “Sei di Cortona se…”, “Sei di Arezzo se…” eccetera. Gruppi che in alcuni casi esistevano da tempo sulla scia di una moda che è nazionale, ma che hanno avuto un decollo “virale” proprio in questa settimana e hanno rilanciato un attaccamento sano alle nostre dimensioni locali
Partendo prima di tutto dal ricordo abbiamo quindi passato una settimana a scrivere e leggere riscoprendo il bello di oggi, ma soprattutto il bello del passato, con generazioni che si sono intrecciate nel raccontare esperienze, citare nomi e luoghi, espressioni gergali. E anche noi abbiamo voluto dare il nostro contributo come redazione, rispolverando nostri vecchi pallini come Cortona a “Giochi senza frontiere” (anno 1980) o la città etrusca nelle sue varie esperienze cinematografiche su cui sarebbe bello lanciare qualche iniziativa un po’ più concreta.
Tornando al #mipiaceperche come promesso abbiamo scelto la foto+didascalia a nostro avviso più interessante, ovviamente senza sminuire le altre, tutte ugualmente belle. E’ quella di Vittorio, di professione imprenditore, che secondo noi ha concentrato in pochi caratteri una riflessione che partendo dal presente si collega anche al passato:
Cortona d’inverno ritrova tutta la sua autenticità. Mi piace vedere i vicoli vuoti, le strade vuote. Mi piace fermarmi e ammirare i suoi scorci perché d’estate per il lavoro che faccio non ho l’opportunità di vedere
In fondo in queste parole si ritrova anche quella Cortona “città del silenzio”, slogan delle politiche turistiche di qualche decennio fa. Una versione di Cortona che in questi giorni si può ritrovare davvero, pressochè intatta, e che proprio per questo vale la pena di essere vissuta
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