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Maturità, prove orali: i consigli semi-seri della nostra redazione

Allora ragazzi: siamo agli orali. E non sarà probabilmente l’ultima volta, visto che coloro di voi che proseguiranno con gli studi universitari dovranno trovarsi di fronte a “commissioni” e “interrogazioni” per almeno un’altra 30ina o 40ina di volte, a seconda dei corsi di laurea e del numero di bocciature, prima di ottenere la sudata carta. E poi, ancora, con la sudata carta in mano andrete alla ricerca disperata di un lavoro e non mancherano colloqui e controcolloqui, molto spesso seguiti da pingui offerte tipo “orario 20 ore al giorno contratto precario 3 mesi paga 100 euro“.  

A quel punto capirete che la vostra sudata carta potrebbe anche avere altri usi meno nobili, che tutta la tensione vissuta negli anni precedenti era insensata e che la vita è una guerra.

E quasi rimpiangerete quella megacattedra e quella fila di prof che tanto, qualche anno prima, avevate temuto.

Credeteci, proprio in questo sta il positivo della maturità: è una prima grande sfida, ma è molto meglio di tutto quello che verrà dopo.

Rispetto a un esame universitario sapete con esattezza il giorno e l’ora in cui sarete interrogati, al massimo potete finire “posticipati” di qualche decina di minuti. Mica dovete aspettare altre 250 o 300 persone senza idea di quale sarà il vostro giorno. Vi alzate, andate a scuola e cominciate. Inoltre sapete che sarete interrogati dai professori della vostra commissione, e non scoprirete ancora quella strana varietà umana detta “degli assistenti“, oscuri personaggi non tanto giovani, spesso bruttini, quasi sempre depressi e acidi, messi lì non si sa da chi e con quale paga, che vi faranno domande e vi metteranno voti che saranno poi verbalizzati dai titolari delle cattedre che intanto se ne staranno in qualche altro luogo imprecisato (e secondo le malelingue saranno a prendere il sole in piscina col sigarone in bocca).

Guardate che non è poco….

Il colloquio di lavoro, poi, qualcosa di molto più umiliante, visto anche che le proposte che riceverete non andranno mai oltre i 400 euro mensili (a meno che non vi stiano prendendo per il Grande Fratello). E i concorsi pubblici???? Lasciamo perdere che è meglio

Ad ogni modo è comunque il momento di fare gli adulti, ossia “i maturi”: look adeguato (non avete niente da dimostrare, siate voi stessi evitando vestitini comprati dalla mamma e olio sui capelli stile bravo ragazzo anni ’20, come pure inutili atteggiamenti trasgressivi), ostentate sicurezza senza degenerare in spocchiosità, rispettate i membri della commisione evitando di leccare troppo il c…. parlate con pacatezza ma tono sicuro senza sovrapporvi mai ai prof (quando parlano credono di dire chissà quale verità, non toglietegli questa illusione), evitate di far finta di sapere una cosa se proprio non ne sapete nulla (ancora, ogni tanto, l’onestà paga) e soprattutto….mangiatevi una bella mentina prima di scendere in campo.

Ricordo infatti la mia unica bocciatura universitaria, a diritto privato, nel lontano Giugno 1998. Dopo il terribile salasso di oltre 1.000 pagine di manuale andai lì (Scienze politiche, ma con trasferta nelle temutissime aule di giurisprudenza) la mattina alle 9. Ero qualcosa tipo il 120esimo in ordine di iscrizione. Mi fecero attendere fino alle 17 per poi dirmi che mi avrebbero interrogato il giorno dopo. Il giorno dopo, alle 9, ero di nuovo là ma dovetti attendere le 15 prima di arrivare alla gogna. Nessuna traccia del prof, caddi nelle grinfie di una assistente bruttina e antipatica. La classica 32-33enne che non se la piglia nessuno. E te credo… Sudato fradicio e digiuno da colazione dopo 6 ore di attesa (era una giornata terribilmente afosa, e avevo dovuto anche sostenere il viaggio da Cortona su un treno a nafta) arrivai alla cattedra e senza regolarmi neanche un minimo le feci un sospirone dritto in faccia. Poveretta, chissà cosa avrà sentito. Fossi stato George Clooney, o il suo prof che le dava il (poco) pane, forse avrebbe sopportato. Ma non ero nè George Clooney nè qualcuno che contava qualcosa e dopo questo tragico inizio l’esame andò male.

Quindi, ragazzi, portatevi sempre dietro la mentina…e in bocca al lupo a tutti!

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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