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Le Pappatorie, un anno dopo

L’argomento di queste ore in quel di Arezzo è la polemica fra Sindaco e Confcommercio su un tema a noi caro, visto che ne iniziammo a parlare ben un anno fa. In breve i fatti per chi non avesse letto i giornali: un gruppo di ispettori della Usl (pare una ventina) ha sottoposto a controlli i banchi della manifestazione “Street Food“, con prodotti tradizionali provenienti da varie regioni d’Italia, in scena ad Arezzo, al Prato, lo scorso weekend. Una manifestazione già vista, con grande successo (che peraltro c’è stato anche ad Arezzo, 50mila visitatori), in molti altre località comprese alcune del nostro territorio. Vi sono state delle multe e la cosa ha provocato la reazione sia degli organizzatori che soprattutto del Sindaco Fanfani (il Comune aveva patrocinato la manifestazione) che molto polemicamente, annunciando che avrebbe fatto ricorso in procura, ha parlato di “spiegamento di forze come per arrestare Riina“, il tutto per “arrestare una porchetta“.

 

Alle roventi dichiarazioni del Sindaco è seguita la reazione dei rappresentanti dei ristoratori aretini e di Confcommercio, tramite Franco Marinoni, che si è scagliato con forza proprio contro il Sindaco reo di non preoccuparsi della salute dei cittadini e di inveire su normali controlli di routine, “gli stessi” ha detto Marinoni “che ristoranti, trattorie, tavole calde, bar, alimentari subiscono quotidianamente, senza lamentarsene“.

In più Marinoni ha comunicato lo spostamento della prossima iniziativa di Confcommercio, gli ormai celebri Mercatini Internazionali, da Arezzo a San Giovanni Valdarno.

 

Per chi come noi ben un anno fa aveva lanciato l’allarme sul proliferare incodizionato di sagre e “pappatorie” assistere a questa polemica è indubbiamente una soddisfazione. Significa che il tema esiste e forse è la volta buona per arrivare a dei passi in avanti. Finalmente si pongono sul piatto concetti importanti come il rispetto delle regole, la leale concorrenza, la tutela di tutti gli interessi, sia di chi (lecitamente) promuove eventi di questo tipo che di chi (altrettanto lecitamente) si spacca la schiena dodici mesi all’anno con un ristorante.

 

In questi dodici mesi dal nostro articolo, peraltro, nulla s’è visto di concreto: le sagre hanno continuato a proliferare senza alcuna limitazione e anzi, vista la crisi dei Comuni, sono sempre più diventate la principale (se non addirittura unica) forma di socialità e di evento presente nel nostro territorio. Peraltro ancora più necessarie per offrire sostentamento alle innumerevoli associazioni, società sportive ecc ecc della nostra provincia anch’esse rimaste “a secco” dai finanziamenti degli enti.

 

Tutto ciò, questa infinita “magnata” che pervade ogni weekend per dodici mesi all’anno, è intellettualmente quantomeno deprimente, tant’è che polemizzammo su questo, ma ormai ci abbiamo fatto il callo.

 

Se ormai davvero non ci resta che magnare allora il tema di rendere questi eventi gastronomici il meno impattanti possibile sul resto dell’economia locale va affrontato, e polemiche così forti se certo non sono utili a creare un dibattito sereno perlomeno possono servire da ariete per sfondare un muro e far sì che finalmente si cominci ad affrontare il problema della regolamentazione delle sagre con serietà.

 

Dispiace che a farne le spese (non in termini di successo, ma di polemiche) sia stato lo Street Food che è una delle manifestazioni più carine e sensate (per l’interessante e ben dosato incrocio di tradizioni gastronomiche diverse) fra quelle viste in questi mesi. Come pure carini e sensati sono i Mercatini Internazionali, che si spera rientrino ad Arezzo col rientrare della polemica.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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  • In principio fu il Trippi con lo storico articolo "Non solo i fochi de Cesa...". E' vero Lupetti, grande soddisfazione a vedere il sindaco (!!!) di Arezzo perdere le staffe per un panino alla porchetta! E' un segno dei tempi: la sociologia insegna che in tempi di crisi socio-economica, la popolazione si butta sul magnare. Si veda la Cena di Trimalchione (Apuleio, Metamorfosi) che è presa a simbolo dai latinisti come canto del cigno dell'impero romano.

  • Va bene Trippi ma prima di scrivere studia!
    La Cena Trimalchionis e' uno dei più famosi episodi del Satyricon di Tito Petronio Nigro (più noto come Petronio Arbitro).
    Apuleio e le Metamorfosi non c'entrano proprio nulla...

  • ovviamente il signor gianni buccelletti ha ragione! mi scuso per l'errore, del tutto involontario.

  • Gentile redazione,chi scrive è il presidente dell'Associazio ne Streetfood, nonché già autore di uno dei blog di questo sito e organizzatore dell'evento Streetfood anche a Marciano della Chiana dove vide la luce già a maggio 2010. Quest'anno sono state organizzate anche iniziative collaterali per coinvolgere il territorio e le strutture ivi operanti: Amministratori ai fornelli", a cui hanno aderito sindaci e referenti regionali aretini e infine dove già il direttore responsabile di questo sito, Michele Lupetti fu gradito ospite nella giuria.

    Streetfood ha organizzato quel'evento
    ad Arezzo portando il vero, genuino cibo di strada e posso dirlo: sano.
    Prima di quello abbiamo organizzato altri eventi facenti parte di un tour dedicato al 150° dell'Unità d'Italia,
    in totale 7 eventi in giro fra Toscana e Umbria (Regione Capofila per l'applicazione delle normative del
    pacchetto igiene della Comunità Europea).
    In tutti i posti abbiamo ricevuto controlli di Asl e di Finanza e i nostri associati, artigiani del gusto non si
    sono fatti mai trovare impreparati (lo avreste saputo trattandosi sempre di cibi di strada orginari di tutta
    Italia).
    Per di più posso dire che quelle stesse stigghiole incriminate erano presenti nel mercato dei cibi di
    strada di Streetfood proprio ad Arezzo dal 16 al 18 marzo per l'avvio del Tour e già allora ci furono tre
    controlli.
    Da quei controlli la Asl8 di Arezzo ha inviato un rapporto al Comune di Arezzo con le prescrizioni
    registrate ai singoli stand pur non avendo inflitto alcuna sanzione all'epoca.
    Non obiettiamo sui controlli, ci devono essere e chi sbaglia deve rispondere degli errori commessi ma ci
    sono ben altre questioni che non sono trapelate assieme alla notizia del blitz:
    Perché non incriminarono già allora le stigghiole?
    perché al Prato di Arezzo lo scorso weekend hanno agito a sorpresa con un plotone di 15 ispettori (i
    banchi erano 18) mandando alla gogna uno di essi ? (il Siciliano fu portato davanti alla folla a gettare
    vistosamente 30 kg di stigghiole nel cassonetto con umiliazione indecorosa)
    Il rapporto inviato dalla USL8 Arezzo al Comune a marzo lo abbiamo girato a tutti i produttori aderenti
    all'evento del 1-2 ottobre, se l'Asl avesse dichiarato che quel prodotto era inammissibile non l'avremmo
    certo riproposto.
    D'ora in poi sarà nostra cura chiamare l'ASL di Arezzo (se rifaremo un evento ad Arezzo) per un controllo prima
    dell'inizio dell'evento in modo da iniziare indisturbati dopo aver provveduto affinché tutto sia a norma.
    C'è da dire anche un'altra cosa:
    non può pretendere l'ASL8 di Arezzo di trovare in un evento all'aperto le stesse condizioni ottimali come
    in un laboratorio in sede fissa, piastrellato e asettico. Se capitano a sorpresa gli ispettori Asl e fanno un
    controllo sulle temperature dei frigo con termometro (che tutti hanno) quando l'evento è già iniziato e il
    frigo è già stato aperto più volte (con tutta la gente che c'era) non lo si può trovare alla costante
    temperatura a cui deve essere secondo normativa.
    Un'altra cosa... avete mai mangiato una porchetta a 4°C? perché è questo il motivo di contestazione al
    produttore a cui è stato fatto gettare mezzo tronco di suino in porchetta.

    L'Associazione Streetfood è nata per promuovere il cibo di strada non certo come nuova SAGRA SELVAGGIA dove si va per mangiare un prodotto principe proposto e poi si viene serviti dall'antipasto al dolce in aperta concorrenza con le strutture ricettive in barba anche alla qualità del servizio offerto.
    Il cibo di strada è nel DNA della nostra Italia e se vuol ben guardare da lì ha avuto origine la moderna arte culinaria, da lì tutto ha avuto un'evoluzione, VOGLIAMO RINNEGARE LE ORIGINI?

    Se non abbiamo coinvolto l'associazione ristoratori aretini (quindi Ascom Arezzo) è per evitare come successo in passato di iniziare un lavoro assieme e poi vederci rubare le idee (vedi Piazza della Badia).

    grazie dell'attenzione anche al mio diritto di replica. tra colleghi dovrebbe sapere che è utile indagare sulle fonti e sentire tutte le campane prima di gridare "dagli all'untore"

    grazie e buon lavoro

    Massimiliano Ricciarini
    presidente Streetfood

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Michele Lupetti

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