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La violenza sulle donne esiste, e i flash mob possono servire

In questi giorni ho sentito in giro un po’ di “rumours” riguardanti la manifestazione One Billion Rising, tenutasi in tutto il mondo e anche in 6 location italiane fra cui Arezzo. Si trattava di un flash mob organizzato appunto a livello mondiale il 14 Febbraio per sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne. Ha avuto un enorme successo, anche in virtù della sua non connotazione politica, con l’adesione di migliaia di associazioni in tutto il mondo, di volti noti e personaggi importanti (ne dico uno a caso, il Dalai Lama) oltre che di tante amministrazioni pubbliche

Secondo alcuni, appesi fra polemica e retorica, certe iniziative sarebbero inutili, sia perchè in questo momento le priorità sono altre, sia perchè in fin dei conti il problema della violenza sulle donne è qualcosa di sostanzialmente sopravvalutato.

Di natura non sono mai stato un paladino delle battaglie femministe, ma non posso esimimermi dal contraddire questi “mugugni”.

Nella scala di prorità il superamento della violenza deve necessariamente essere ai primi posti. E il problema esiste: è incalcolabile il “sommerso” nascosto negli ambiti delle mura domestiche, ma anche l’emerso comincia a prendere dimensioni importanti (ad esempio: sono 28 i casi seguiti dallo “Sportello donna” per la Valdichiana aretina)

Ecco quindi che un innocente balletto in piazza può rappresentare un segnale utile e non una perdita di tempo o un mero e inutile atto esibizionistico. L’essenziale è che sia comprensibile a tutti il messaggio, e che arrivi a tutti, una peculiarità che è spesso mancata alle battaglie in difesa dei diritti della donna fino a diventare un difetto costantemente peggiorato nel corso degli anni

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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