Per la serie Programmi Elettorali senza lista annessa, così tanto per dare qualche consiglio e spunto da inserire nei divertenti “libri dei sogni” battezzati “Programma elettorale” che vedremo circolare da qui a fine Maggio, rispolvero un vecchio cavallo di battaglia del nostro sito, ovvero la mitica Stazione di Camucia. Va detto che probabilmente trattasi dell’ambiente da noi maggiormente fotografato dalla nascita del “Pollo” ad oggi, insieme con l’ex Ospedale cortonese (eh già…anche quello…) con innumerevoli comparsate già dal 2006. Un grande classico, insomma, su cui mai si è trovata una soluzione definitiva
Siamo comunque serviti a qualcosa, visto che l’azienda proprietaria è intervenuta quantomeno nel contenimento del degrado, re-imbiancando e risistemando un po’ gli ambienti che ad oggi non sono certo in condizioni perfette, ma migliori di quelle del 2007.
Ultimamente il tema è tornato, come periodicamente accade, sulla bocca dei pendolari, dei giornali e della politica, ma ancora mi è sembrato di leggere poco di interessante.
Mi spiego: un conto è il discorso relativo ai servizi ferroviari, un conto il degrado e l’abbandono degli spazi. Poi, terzo elemento, c’è il ruolo di “porta d’ingresso” a Cortona, specie per il turismo, tutto da ripensare.
Sul primo frangente Camucia ormai è stazione neanche di serie B o C, ma è finita se va bene nel Nazionale Dilettanti. Ultimamente, anzi, ha recuperato qualche fermata, risalendo un minimo la china, ma ovviamente per quanto riguarda i treni regionali per pendolari spesso finiti alla gogna per ritardi e inefficienze. Il resto è utopia in una realtà dei traporti che mira a coccolare le grandi distanze e i treni veloci e di lusso, lasciando da parte il resto (tant’è che perfino Terontola è progressivamente decaduta)
Sul degrado e abbandono una buona idea era venuta qualche giunta fa, quando il Comune avviò contatti per chiedere una concessione da parte dell’azienda proprietaria dell’uso degli spazi della stazione. Giustamente di fronte a una progressiva perdita di utilità ferroviaria si era pensato di dargli un altro ruolo, con l’intervento dell’ente pubblico. Quei contatti, a quanto risulta, si sono poi interrotti, ma sarebbe invece positivo ricominciare a insistere. Anche perchè i locali della stazione potrebbero avere una funzione sociale e/o pubblica (in quel caso bello sarebbe indire un ‘concorso di idee’ aperto a tutti i progetti possibili per recuperare, riutilizzare e riqualificare) oppure potrebbero essere affidati a privati, magari con agevolazioni, per l’apertura di attività commerciali o simili.
Infine, come detto, il ruolo di “porta per Cortona” che è decisamente migliorabile, con poco. Basterebbe qualche piccolo dettaglio per dare una sterzata di decenza: un cartello comprensibile, volendo anche in lingua inglese, che indicasse meglio come arrivare agli autobus o come avere un taxi, per esempio…