Come avete potuto leggere e vedere sulle nostre pagine Cortona nella giornata di ieri è stata letteralmente invasa da una marea di ciclisti. Non s’era mai vista una cosa simile in città: gli oltre 1300 della Rampichiana, che per la prima volta si svolgeva nella città etrusca, come un vero fiume in piena hanno riempito il centro storico di colori, sfilando poi nelle strade e nei sentieri. Una festa dello sport che mi ha fatto ripensare agli anni 80 e a quel legame fra la città etrusca e il mondo del ciclismo allora molto vivo, tant’è che a Cortona fecero tappa in rapida sequenza il Giro d’Italia, la Tirreno-Adriatico e il Giro delle Regioni.
Adesso ospitare arrivi di tappa di quel tipo di ciclismo è diventato un traguardo oneroso, ma fortunatamente non mancano occasioni nuove per rinverdire il rapporto speciale fra Cortona e le due ruote, in maniera probabilmente ancora più adatta a quelle che sono le peculiarità e i punti forti del nostro territorio, naturalmente predisposto a ospitare gare come quella di ieri. Non è certo un caso il proliferare di appassionati e amatori anche qui da noi, alcuni dei quali sono molto attivi, ad esempio quelli del Ciclo Club Quota mille che ogni anno propongono con successo la gara valida per il trofeo Colli e Valli, altro appuntamento molto importante del calendario MTB.
Poi è arrivata la Rampichiana, un po’ “piovuta dal cielo” come tante fortune di cui si fregia Cortona, che però non è stata certo scelta a caso dagli organizzatori dell’ASD Cavallino. E’ evidente che elementi come la bellezza e la capacità di risultare accogliente (a tutto tondo) si sono rivelati un “X Factor” che ha reso la città etrusca l’ipotesi più appetibile
Il bello di gare come queste, aldilà del ritorno economico e di vivacità causato dalle tante presenze, è che valorizzano i lati migliori di Cortona, le sue bellezze e le sue asperità, incastonando l’agonismo in splendidi scenari naturali e garantendo nel contempo spazio anche alla pura passione sportiva e agli amatori. Ieri anche tanti lettori nostri erano lì in mezzo al gruppone a pedalare e mi ha commosso assistere, poco dopo le 15, all’arrivo dell’ultimo degli atleti in gara sul percorso lungo, che proprio sulla linea d’arrivo ha tenuto a precisare a tutti i presenti la sua età: 86 anni.
Beh, che dire…complimenti!
foto di Andrea Migliorati
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