Sotto l’albero di Natale i castiglionesi hanno trovato Tares e mini-Imu, le strisce blu dei 243 parcheggi a pagamento e la notizia dei 7mila euro erogati dal Comune all’ex Sindaco Brandi come liquidazione, pubblicata stamani dai giornali. Una somma dovuta come a qualsiasi lavoratore, ridotta anzi del 30% rispetto a quanto spetterebbe, pagata adesso in virtù di un accordo fra le parti: Brandi si era infatti accordato col Comune scegliendo di essere pagato per ultimo fissando la data a Dicembre, visto che l’Amministrazione aveva assicurato i pagamenti a tutti entro la fine di Novembre. Il problema, però, è che ancora una parte dei creditori del Comune devono ricevere le cifre dovute.
Nei mesi scorsi giunse anche la notizia che a Brandi e ai suoi colleghi di giunta il Procuratore della Corte dei Conti, sulla base delle risultanze della ormai leggendaria ispezione Ministeriale del 2010, aveva contestato 4 delibere di giunta ritenute difformi dalla normativa e causa di indebitamento per l’ente, invitando gli ex amministratori entro il 19 marzo 2014 a produrre controdeduzioni affinchè la Corte possa poi decidere se applicare una multa: pur non trattandosi di una definitiva attestazione di colpa degli ex amministratori è ovvio che la notizia del TFR erogato a Brandi suoni adesso in maniera beffarda.
Purtroppo a Castiglioni le polemiche sono così forti e gli animi sono così accesi che da tempo è impossibile scrivere qualcosa senza essere aggredito verbalmente e associato a questa o quella fazione, con dietrologie e accuse francamente stucchevoli, oltre che ridicole. Nonostante questo, e nonostante i più facinorosi mi invitino dall’alto della loro competenza e tuttologia a parlare di Cortona (la mia città) lasciando stare i bisisi, credo ancora che un’opinione, o più che altro un appello a recuperare una logica politica almeno minima, possa essere utile. Per questo scrivo.
Per carità: la rabbia è sacrosanta, come la richiesta che si faccia luce sulle vicende passate e, se qualcuno deve pagare, paghi. Il guaio è che non si riesce ad andare oltre combinando alla richiesta di giustizia e verità (ripeto e l’ho scritto un sacco di altre volte: sacrosanta!) anche qualcosa di politicamente produttivo, iniziando così a chiudere un’epoca e aprirne un’altra. Nonostante esempi positivi nell’attività di tante associazioni (Castiglioni,l’ho scritto tante volte, ha un tessuto sociale meravigliosamente attivo e produttivo) lo stand-by politico dura da almeno 3 anni, ossia da quando iniziò a scricchiolare il sistema politico precedente, sostenuto fino a quel momento da maggioranze elettorali oltre il 70% raccolte da Brandi (n.b. la foto di repertorio è tratta da una delle giornate più epiche dell’era brandiana, quando arrivò in visita l’allora presidente della Camera Gianfranco Fini)
Le prime crepe nel consenso si notarono con l’emergere di movimenti anti-riconversione della Sadam, poi con la notizia dell’ispezione ministeriale, poi con i primi conflitti interni alla maggioranza (ad esempio le annunciate primarie Lucci vs Cesarini, poi abortite, e l’uscita di una parte del PD che si saldò alla sinistra radicale e al multicolore movimento anti-biomasse creando un terzo polo). Nonostante questo Enrico Cesarini, ex assessore al bilancio della giunta Brandi, fu candidato e vinse le elezioni del 2011 superando il 50% dei consensi.
Dopo l’elezione di Cesarini i nodi sullo stato delle finanze comunali vennero però definitivamente al pettine e dopo settimane di fuoco passate a cercare di chiarire la situazione e trovare un rattoppo il Sindaco decise, non ascoltando una parte del suo schieramento che animosamente tentava di convincerlo a fare il contrario, di dichiarare il dissesto. Da quel momento, come quando esplode una mina, schegge di ogni tipo hanno iniziato a volteggiare nell’aria, e tuttora continuano a farlo.
Nel 2012 si è tornati a votare con una moltitudine di contendenti, perchè nel frattempo è crollata anche la saldatura a destra e pure quella al centro, con la nascita di fronte a un sistema politico in fase agonizzante di esperienze con rimandi civici e apartitici: ha vinto la lista di centrosinistra (o di quel che restava del PD?) di Bittoni, coi ben noti problemi relativi alla sua ineleggibilità poi sentenziata dalla Cassazione, per pochissimi voti e con una percentuale di astensione significativamente alta.
Nonostante questo il meccanismo di scissione atomica non si è arrestato. La Giunta ha provato a lavorare, ma nel caos e in una situazione oggettivamente difficile, condendo la sua attività con ulteriori decisioni-autogol come quella dei parcheggi a pagamento. La frammentazione continua a proliferare, tant’è che si prevedono ulteriori nuovi frazionamenti nello schieramento del centrosinistra, le cui avvisaglie si sono viste al congresso del PD (vi erano due candidature contrapposte, l’ex assessora della giunta Brandi Angela Lucini e Antonio Aurilio, consigliere comunale poi eletto) e negli ultimi consigli comunali: la differenza starebbe come sempre più che nell’idea di cosa fare in futuro sull’interpretazione data alle decisione prese e alle vicende del passato. E intanto leggende metropolitane condiscono il tutto come ciliegina sulla torta: il Brandi si ricandiderà
Io credo, in definitiva, che Castiglioni, città che ha avuto e ha tuttora tante splendide eccellenze, sia però sul fronte della politica un esempio fra i più perfetti della crisi di questi anni, la rappresentazione bonsai di un sistema che non funziona, si incarta sempre più su sè stesso e in cui nessuno riesce a trovare una soluzione, neanche fra le new-entries. Eppure una soluzione dovrà per forza esserci.
Forse, se si iniziasse a parlare un linguaggio politico più alto ma non per questo non concreto, rifiutando come prima fondamentale regola la mediocrità e gli adeguamenti al ribasso, qualche possibilità in più ci potrebbe essere. Ma la chiudo qui… prima che qualcuno vada a dire in giro che io, traverso cortonese, voglio candidarmi a Sindaco di Castiglioni.
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caro direttore, è un piacere leggere i suoi scritti. Soprattutto perchè lei è l'unico che ha voglia di parlare di Castiglioni dedicandogli tempo e appassionate riflessioni... dalle nostre parti invece comunicati scarni e si fugge via..
oramai Castiglioni è una patata bollente per tutti ahinoi.. e chissà se troveremo chi avrà capacità e coraggio per risollevare un paese che merita in pieno i suoi complimenti. per ora così non è stato...
almeno fosse il 1 aprile si poteva sperare in uno scherzo ;)