Come previsto sono stati giorni di grande bagarre mediatica sulla collocazione della futura possibile nuova stazione dell’alta velocità, quella “Media Etruria” ribattezzata anche “Stazione Ceccarelli” dal nome di colui al quale, se mai il progetto dovesse davvero andare in porto, si dovrà essere riconoscenti. 3 Sindaci hanno detto la loro, ovviamente difendendo le collocazioni nel loro territorio: il primo cittadino di Chiusi (stazione a Montallese), quello di Cortona (Farneta), quello di Arezzo (Rigutino). Tutto molto interessante, visto che più che di riflessioni campanilistiche si è trattato di ragionamenti fondati su elementi reali.
Si è poi letta sulla stampa aretina un’interessante indagine che ha preso in esame tutte le ipotesi corredandole di distanze chilometriche dai centri che dovrebbero essere serviti dalla nuova stazione, ossia la Valdichiana, Siena, Perugia e Arezzo
Fermo restando che a mio avviso, per quanto sostanzialmente necessaria, la stazione dell’alta velocità non è detto che sia per forza la priorità o l’unica soluzione possibile per migliorare un sistema ferroviario che emargina tutta la nostra area; ribadendo che secondo me la prima preoccupazione dovrebbe essere il traffico sulle brevi tratte che coinvolge pendolari e studenti (che, se migliorato, potrebbe portare in automatico anche un ridimensionamento anche della marginalità rispetto alla linea veloce) io credo che si debba ragionare sulle marginalità meno “curabili”, se non spendendo cifre enormi per opere faraoniche
In questo caso non credo che a risentire dei problemi più incurabili sia Arezzo che come ha scritto il consigliere comunale aretino Matteo Bracciali se fosse collegata meglio con Firenze, con più convogli più veloci avrebbe accesso facile all’alta velocità senza neanche dover pensare alla stazione “Media Etruria” come punto di connessione col mondo. Curare questo limite, in fondo, non è poi così difficile.
I problemi, semmai, sono per Perugia, Siena e per la nostra Valdichiana: per arrivare a Rigutino si dovrebbero percorrere infrastrutture viarie inadeguate (la intasatissima SR71) o utilizzare una rete ferroviaria che certo non risulterebbe adeguata alla richiesta. Meglio sarebbe dover arrivare solo a Farneta o Terontola, usando strade dignitosamente percorribili come il raccordo autostradale Perugia-Bettolle, la Siena-Bettolle e anche il reticolo locale che comunque non è intasato come la 71. Non sarebbe certo la soluzione di tutti i mali, ma di sicuro sarebbe un passo avanti importante
Se la stazione si facesse a Rigutino, quindi, si dovrebbe per forza renderla più facilmente raggiungibile di adesso, cosa alquanto remota viste le condizioni della SR71 e la non certo entusiasmante linea ferroviaria lenta. Ma…in quale modo e con quali soluzioni? Col raddoppio della SR71, altra opera costosa e realizzabile non certo in tempi brevi?
In quel caso l’unica vera soluzione sarebbe la metro di superficie sulla linea Chiusi-Arezzo, con convogli a ritmo serrato e fermata a Rigutino…ipotesi che mi piacerebbe qualcuno prendesse in considerazione perchè alla fine pur non essendo un tecnico non credo che comporterebbe investimenti clamorosi se non per aumentare il numero dei convogli.
Senza quella, però, mi pare evidente che si risolverebbero i problemi solo ad Arezzo, ma per gli altri la situazione migliorerebbe molto poco