E’ di qualche mese fa, all’indomani dei tragici fatti di Parigi, uno dei momenti più significativi della recente storia della Valdichiana: la manifestazione di solidarietà alla Francia organizzata a Cortona, nella quale si ribadì il rifiuto di ogni forma di violenza e odio inter-religioso. A quella manifestazione presero parte in veste ufficiale, per la prima volta nella storia locale, anche i rappresentanti delle comunità islamiche del territorio. Si trattò di un evento epocale, condito anche con l’esplicito impegno, da parte di tutti, a proseguire questo percorso di ‘vicinanza’ e apertura con future iniziative.
L’integrazione è però un percorso difficile che spesso finisce sepolto dalle vicende del quotidiano; una volta spenti i riflettori mediatici si tende a dimenticarsene, rischiando di dissipare la spinta positiva che prese campo qualche mese fa e che poteva essere una buona base di partenza per tante iniziative. A questo calo della ‘spinta’ positiva si rischia poi di sostituire il nuovo emergere di spinte opposte, all’insegna della diffidenza e del rifiuto reciproco.
E’ indubbio che la situazione dalle nostre parti è molto migliore che altrove, ma vi siete mai chiesti quanto, davvero, in Valdichiana c’è dialogo fra individui di varie nazionalità? Quanto ci si conosce nel profondo? Quanto si condividono le cose, quante se ne fanno insieme? Si realizza secondo voi, nelle occasioni pubbliche, un’integrazione vera?
Se in certi ambienti l’integrazione è un percorso per certi versi naturale e quindi già abbondantemente avviato (ad esempio nelle scuole, dove il “melting pot” si realizza inevitabilmente al formarsi di classi in cui si mescolano alunni di origini italiane e stranieri), altrove i meccanismi sono diversi e tutto risulta più difficile. I diversi gruppi, salvo rari positivi episodi, continuano a vivere ognuno per conto suo e i momenti di incontro sono rarissimi. Isolarsi e rinchiudersi, per paura, diffidenza o lassismo, è però l’atteggiamento sbagliato e in questo il ruolo delle amministrazioni pubbliche e delle comunità nazionali è fondamentale
Sarebbe quindi molto bello tornare a vedere, a Cortona come in tutta la Valdichiana, la questione integrazione di nuovo all’ordine del giorno con la realizzazione, anche su scala intercomunale, di nuova specifiche iniziative, magari il più possibile ‘di piazza’, aperte e coinvolgenti per tutti