Che novità ci ha portato l’estate nella bagarre fra chi potrebbe (o più che altro vorrebbe) fare il Sindaco di Cortona dopo Vignini? Beh… nell’apparente calma qualcosa s’è mosso nel centrosinistra e le ultime ore sono state foriere di novità. Prima di tutto s’è dimesso un assessore. Uno che poteva pure essere considerato un papabile candidato, per quanto non abbia mai brillato per protagonismo: si tratta di Diego Angori, le cui motivazioni sono riportate in un commento sul nostro sito “ho deciso di lasciare il PD perchè la mia formazione e gli ideali in cui credo non si conciliano più con quel partito, con la sua proposta politica e con il modo di rapportarsi con la sua gente. Capisco che è un problema solo mio, ma così è! Pertanto dopo aver lasciato il PD, per coerenza, giovedì scorso ho lasciato anche l’incarico di Assessore che per conto del PD ricoprivo“
Insomma, quella di Angori è stata una decisione di pura correttezza: col suo partito, col suo Sindaco e con i suoi elettori. Ma quello che sempre nei commenti scrive Vignini (“ho scritto a Diego una lettera in cui, per l’amicizia e la stima che da sempre ci lega, gli chiedo di continuare fino alla fine del mandato l’opera egregia da lui fino a qui sostenuta. Sono pertanto fortemente speranzoso in un suo ripensamento in tempi brevi“) ci fa intuire che le dimissioni saranno probabilmente revocate e Angori potrà terminare il suo mandato di assessore anche senza tessera del PD in tasca.
Resta però il dato di fatto che Angori, con questa mossa, si è tirato fuori da solo dall’eventuale sfida.
Un altro episodio non ha certo giovato a uno dei potenziali pretendenti, il Segretario Comunale PD Andrea Bernardini, che ha commesso una leggerezza scivolando su una buccia di banana nella serata finale della Festa di Camucia.
Che ha fatto? L’avete letto ieri sulle nostre pagine: prima ha autorizzato i rappresentanti dei Radicali aretini a raccogliere all’interno della festa le firme per i referendum, poi però nel corso della seratona con Civati per sopire malumori serpeggianti fra alcuni compagni (causati dal fatto che nel pomeriggio quei referendum li aveva sottoscritti Berlusconi, peraltro firmando anche contro leggi fatte dal suo governo…) li ha invitati ad andarsene.
E’ evidente che sarebbe stato meglio abbozzare di fronte ai borbottii di qualche compagno un po’ vintage piuttosto che assecondarne gli istinti: non sarebbe successo niente. Invece, così facendo, il risentimento dei Radicali è stato prontamente esternato alla stampa e ha avuto un risalto enorme, finendo addirittura, in versione inevitabilmente bignamizzata/semplificata, su alcuni media nazionali.
Un tempo decine di compagni su vari livelli si sarebbero immolati in difesa di Bernardini ridimensionando l’episodio, ma ormai il PD è così, va al contrario della logica, è il partito dell’ognun per sè, non fa più sponda a nessuno e non è neppure in grado di elaborare una linea unica riguardo ai referendum dei Radicali. Se questa ci fosse stata il Segretario Comunale avrebbe magari potuto giustificare la sua decisione con motivazioni politiche: in assenza della politica resta solo la leggerezza…e la buccia di banana
A questo punto in questa gara a esclusione per la candidatura a Sindaco sembra proprio che meno si fa e meglio è, perchè almeno non si sbaglia.
In questo, cioè nel fare poco o niente di significativo, nel PD locale c’è chi è maestro. E così ci saranno sicuramente le primarie, ma i nomi in lizza saranno pochi e a meno che qualcuno un po’ meno giovane non decida di sprecarsi nella sfida il vincitore sarà probabilmente un uomo abbastanza giovane (giovanissimo per le medie della politica italiana), amico del gotha renziano aretino, che porta il nome di battesimo di un fastidioso cantante pugliese. (Solo che lui il nome ce l’ha tutto attaccato, non come il cantante pugliese che lo ha diviso in due pezzi per fare un po’ l’ammericano).
Speriamo vivamente che sia più bravo lui a fare il Sindaco che il suo omonimo a cantare…
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non è propriamente una gara a eliminazione visto che almeno due "concorrenti" (forse tre) hanno deciso di loro spontanea volontà di non partecipare. Esprimo la mia solidarietà ad Andrea e anzi colgo l'occasione per ringraziarlo per l'ottima riuscita dell'evento Civati alla cui preparazione ha contribuito in modo concreto assieme agli altri giovani del Partito.
I sindaci in una fase storica come quella che stiamo attreversando devono per prima cosa avere capacita' di prendere decisioni, farsi rispettare, non avere paura delle buccie di banana o di altri scarti di varia natura tra cui escrementi, sterchi ed altri rifiuti animali ed umani.
Andrea Bernardini facendo sloggiare dall'area della festa quattro provocatori ha dimostrato di avere la capacita' di prendere decisioni.
Questo mi sembra un elemento che non piacera' certamente a qualche mummificato che ha a cuore il destino di un vecchio circondato da giovani badeanti.
Sono altresi' sicuro che questo atteggiamento piacera' a quelli che che non ne possono piu' di sentire tutti i giorni che in italia il problema della giustizia e' il sopraffolamento delle carceri, che occorre una amnstia, che occorre depenalizzare lo spaccio di droga, che il carcere e' riservato solo a quelli condannati dopo una sentenza del tribunale interbnazionale perche' i nostri giudici sono degli aguzzini prevenuti, E NON NE POSSANO PIU' DI VEDERE LE NOSTRE FORZA DELL'ORDINE CHE CORRONO 24 ORE AL GIORNO DIETRO SCASSINATORI, SPACCIATORI, TRUFFATTORI, LADRI E QUANT'ALTRO e CHE DOPO AVERLI ARRESTATI LI RIVEDONO dopo 24 ORE SCARCERATI CON UNA SEMPLICE DENUNCIA A PIEDE LIBERO.
Grande Andrea ! Altro che scivolata su buccia di banana !
Concordo con quanto dici Donato, ci sarà pure qualcuno che deciderà di starne fuori, magari sbagliando perchè secondo me avere ambizione in politica come in tutte le cose della vita non è sbagliato (se si è in possesso delle qualità necessarie).
Venendo al caso cortonese preciso che non sta scritto da nessuna parte in modo ufficiale che il sig. X o il sig. Y vogliano fare il Sindaco. Magari non gli importa nulla, ma visto che da mesi la stampa scrive sempre i soliti nomi a giro come "papabili" allora mi venga permesso di farci qualche considerazione sopra
Comunque, a giudicare dal commento del sig. Menchetti, la mia valutazione sulla "buccia di banana" (perchè per me questa è stata, niente di più che una leggerezza che poi ha avuto spazio smisurato sulla stampa) può anche essere minoritaria
Premessa: Sono venuto a conoscenza dell'episodio di Camucia dalla stampa
Ho letto: RADICALI CACCIATI DALLA FESTA DEL PD... ed il mio primo pensiero è stato FINALMENTE! Finalmente qualcuno che è stufo di ingoiare rospi, di "pagare marchette" a questo o a quello, di capire i sentimenti, il malessere della base del Partito.
Poi, leggendo, ho visto che il fatto era avvenuto in quella Cortona da me spesso frequentata (sono di Spoleto e vivo a Perugia) e quindi ho fatto un salto, come faccio di frequente, su Valdichiana Oggi. Vi trovo la precisazione del segretario Andrea Bernardini, puntuale, con tanto di riferimento ad un appoggio da parte del PD a gran parte dei quesiti referendari, ma in quel momento e in quel contesto, con i militanti che già sopportano di tutto da mesi,con i referendum strumentalizzati da Berlusconi per i propri fini utilitaristici, Bernardini ha ritenuto opportuno mettere in atto questa decisione. E ribadisco che secondo me e secondo la maggior parte della base del Partito ha fatto bene, ha scelto, ha preso una posizione! Ha deciso! Ha deciso di ascoltare chi crede ancora nel Partito e negli ideali, che è riluttante ai ricatti e ai compromessi! Caro direttore, non mi sembra proprio che il segretario sia scivolato su una buccia di banana, ma anzi, con la sua presa di posizione, spero sia riuscito a risvegliare l'orgoglio di tanti Democratici Cortonesi, nello stesso modo in cui, quella prima pagina dell'Huffington ha fatto esultare il mio essere democratico! p.s. Se fossi stato presente mi sarei alterato anche io e non mi sento per nulla vintage ma solo stufo di equilbrismi inutili che non ci portano a nulla, ma solamennte verso la distruzione del Partito e la conseguente caduta nel precipizio dell'intero Paese.
Guardi Mancini, per me la questione si chiude con la battuta della buccia di banana, finisce lì e mi meraviglio che sia divenuta preda addirittura della stampa nazionale (!!!) ma ormai discutere per settimane su mezze cavolate è sport diffusissimo.
Questione chiusa, ripeto, perchè sennò tocca rientrarci per dire che secondo me si possono anche rifiutare i Radicali alla festa, ma almeno lo si faccia da subito e non li si autorizzi prima a venire da Arezzo, mettere il tavolino per poi chiedergli di andare via. E' per questo che la vedo come una scivolata su una buccia di banana (e niente di più!!!)
Che poi finire su tutti i media anche nazionali per questa storia pittosto che per il successo della Festa e della serata con Civati non sia una gran pubblicità è un'opinione del tutto personale, tant'è che l'intento dell'articolo non era quello di discutere se il Bernardini ha fatto bene o male o metterlo alla gogna: volevo solo dire che secondo me tutto questo gran clamore mediatico, casomai lui ci tenesse a fare il Sindaco, non gli giova e libera spazi all'altro (ipotetico) contendente.
Noto poi che a lei, invece, quella che io giudico una scivolata ha fatto l'effetto opposto. Conferma del fatto che la mia è un'opinione personale e non è detto che sia maggioritaria
Io credo che agli organizzatori della festa del Pd non sfugga che il loro partito ha contribuito alla rielezione di Napolitano, caso unico nella storia democratica, dopo aver impallinato Rodota', Marini e Prodi, penso che i politici locali e non di quel partito , non posano dimenticare di essere al governo con Berlusconi, condannato in terzo grado di giudizio per frode fiscale. Mi sembra che se ne accorgono bene gli elettori, che hanno manifestato il proprio disappunto per la decisione di raccogliere le firme all'interno della loro festa. Non vorrei partecipare al tiro al piccione verso il segretario del Pd, ma mai come oggi penso si possa dire, caro Beranrdini, che la politica e' sangue e merda. Stai attento e non ti circondare di Yes men. Infine, un plauso al giornalista, Michele Lupetti, che da mesi sta tenendo alto il livello di questa testata.
E' sinceramente apprezzabile e condivisibile la decisione dell'ex Assessore ANGORI. La sua esplicitazione rispecchia totalmente i malumori e i dissapori che sono presenti in quella cozzaglia di pseudo partito. Un partito di incoerenza e di autoritarieta' senza ormai alcun confronto con la cittadinanza e la sua base. Esprimo la mia solidarieta' ad Angori , anche io, cittadino deluso e tradito ormai da anni da un partito che di sinistra non ha nemmeno piu' il nome.
Nessuna buccia di banana, dunque. Andrea ha preso una decisione, una decisione da segretario, ascoltando la sua base e cercando di mediare tra chi non voleva per niente il banchetto con i referendum (sbagliando secondo me) e la consapevolezza politica della democraticità dello strumento referendario (da chiunque venga promosso). In più ha cercato di non creare disagio nell’ultima serata della festa che tra l’altro ospitava un importante dibattito politico con l’On. Civati. All’inizio della settimana scorsa ho ricevuto io la richiesta per fare il banchetto dai rappresentanti aretini dell’Arci e l’ho girata ad Andrea. Lui ha prontamente dato il suo assenso perché, essendo persona politicamente preparata, era a conoscenza dei referendum (non ci sono solo quelli sulla giustizia eh ma anche sui diritti civili) e sa quanta importanza ha l’ascolto della base che si fa anche attraverso la richiesta di un referendum. Purtroppo però in settimana la raccolta firme referendaria è venuta alla ribalta per l’immagine della stretta di mano tra Berlusconi e Pannella e a fare il banchetto a Camucia domenica si sono presentati i radicali aretini che hanno siglato un accordo di collaborazione con l'Arci per la promozione dei referendum. Una parte della nostra base elettorale, già provata da questi mesi difficili di larghe intese, non ha gradito quella stretta di mano e non tanto per l’odio contro Berlusconi ma per amore della coerenza, della giustizia, delle istituzioni stesse (non si può fare una legge un giorno e votare per abolirla il giorno dopo). Non sono d'accordo con quello che dice Daniele, la politica non è sangue e merda ma è passione e la passione a volte scalda gli animi; domenica si era venuta creando una situazione di tensione e Andrea ha preso una decisione che in quel contesto minimizzava i rischi di tutti. Preferisco comunque di gran lunga questi cittadini e militanti (sia del PD che dei Radicali) che lottano per portare avanti le proprie idee e convinzioni piuttosto che una cultura di massa uniformata sul primo salitimbanco che passa o peggio ancora sull'indifferenza.
Sulla questione firme, tuttavia, sarebbe interessante sapere quante i radicali siano riuscite a raccoglierne lì alla festa.
Francesca, questa cosa della richiesta che era arrivata al PD dall'Arci invece che dai Radicali cambia decisamente le cose. Peccato non sia stata esplicitata nel comunicato stampa del PD di ieri in cui si ricostruiva la vicenda; avremmo sicuramente avuto un elemento in più per vedere la faccenda in modo diverso e ci saremmo risparmiati due giorni di discussioni inutili