In attesa di conoscere il programma completo del Mix Festival 2016, con tutti i nomi del cartellone relativi anche alla parte extra-spettacoli di piazza, vorremmo lanciare agli organizzatori e a tutta la collettività cortonese una proposta che potrebbe portare indubbiamente un significativo risparmio in termini di costi. Come è noto esiste un dibattito sui costi del Festival in rapporto alle tanti esigenze della città, ma a nostro avviso ciò non deve portare a mettere in discussione l’esistenza del festival stesso, bensì stimolare nell’elaborare soluzioni di riorganizzazione e migliorie che permettano di portare avanti il ‘marchio’ spendendo meno e, se possibile, meglio
Una cosa che mi colpì particolarmente, quando tempo fa uscì il rendiconto del Presidente della Commissione Comunale controllo e garanzia Luciano Meoni, fu l’entità di una voce di spesa relativa all’edizione 2014 del Festival: Spese per accoglienza, ospitalità: € 60.308.
E’ utile puntualizzare che questa voce è relativa al festival del 2014, che come tutte le altre è stata in parte ridimensionata l’anno successivo. La cifra, però, appare ingente, pur nella notevole mole di artisti che vengono ospitati, a cui ovviamente si aggiunge tutta la macchina organizzativa
Si tratta certamente di 60mila che in un modo o nell’altro ricadono completamente sull’economia locale (e quindi alla fine ‘pesano’ probabilmente meno delle 68mila per pubblicità, grafica e ideazione, o di altre voci di spesa…) in quanto riguardano strutture di accoglienza e ristorazione del centro storico o comunque del territorio comunale, in cui vengono ospitati tutti coloro che sono coinvolti nel Festival.
Il modo di spendere meno, però, a nostro avviso ci sarebbe. Ad esempio pensando a un trattamento convenzionato, offerto dalle categorie economiche all’organizzazione del festival nel nome dell’utilità collettiva, visto che la kermesse nasce proprio per questo: per essere utile alla città
Le stesse categorie economiche andrebbero quindi consultate e coinvolte creando un meccanismo di collaborazione (con sconti sull’ospitalità e, nel contempo, servizi particolari offerti anche al pubblico del festival) che altrove esiste, rafforzando un rapporto che già ha dato frutti in forme affini anche a Cortona
Tutto questo perchè se la città vuole davvero andare avanti, continuando ad avere un cartellone estivo degno del buon nome che ha costruito in questi anni, c’è bisogno dell’impegno di tutti e questo impegno va cercato, stimolato e incentivato, anche con idee e proposte nuove. Altrimenti, con la passività, si rischia da un lato di cedere all’ignavia/fatalismo, dall’altro di assumere il troppo diffuso atteggiamento di critica inutile, fine a sè stessa e alla fine controproducente
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Mi sembra un ottima proposta anche perché di strutture ricettive nel nostro comune c'è ne sono davvero tantissime. Il comune ha ovviamente l'elenco. Perché non chiede disponibilità e prezzi? Di sicuro troverà soluzioni molto interessanti economicamente e che saranno molto apprezzate agli ospiti!!!!!! Capisco che sarà un lavoro aggiuntivo per gli organizzatori ma, con il risparmio potrà ampiamente essere pagato un selezionatore... è così anche una piccola occasione di lavoro per i nostri tanti bravi e competenti giovani disoccupati....
Sarebbe necessario,prendendosi un tempo ragionevole di riflessione,riconsiderare il rapporto tra struttura economica del territorio ed effetto moltiplicatore di iniziative come il Mix Festival.La crisi del Tuscan Sun Festival manifestò il medesimo problema.La risposta,per certi aspetti comprensibile,fu quella di colmare il vuoto che si era creato ; rimandando altri ragionamenti a tempi migliori.Nell'immediato,considerati impegni già assunti,c'è poco da discutere.Resta la necessità di ragionare sul meccanismo moltiplicatore ed i suoi veri e presunti effetti sulla dinamica economica cortones.Possiamo,con accettabile approssimazione ,determinare una grandezza positiva del moltiplicatore offerto da iniziative come il Mix?In caso contrario,con tutto il rispetto per il valore intrinseco della manifestazione,che fare?
Che fare? utilizzare strumenti di pianificazione economica come se ne usano nelle buone aziende, coinvolgendo gli operatori economici presenti sul territorio o addirittura nazionali offrendo opportuni "spazi pubblicitari" programmando con loro l'attività di comunicazione esterna.