Parliamo di cose serie, parliamo di cose positive. In questi giorni ad Arezzo, zona Tortaia, è andato in scena quello che probabilmente già da alcuni anni è il miglior festival musicale dell’intero programma provinciale. Trattasi del Mengo Music Fest, idea lanciata “dal sig. Mengozzi” (cit. Lo Stato Sociale, ieri sera) e portata avanti in 11 edizioni sempre più interessanti e seguite. Che ha di bello il Mengo? Ve lo riassumo velocemente:
1) è gratuito. Quanti festival gratuiti si trovano attualmente? Dopo il tramonto di Arezzo Wave quasi nessuno. I Festival ci sono, ma i concerti (tutti o quasi tutti) si pagano. A volte profumatamente. Qui invece si può ascoltare musica senza spendere e si può decidere, se si vuole, di dare un contributo a chi organizza prendendosi una birra, un panino o una maglietta. Benone
2) porta sul palco il meglio della scena indipendente italiana e delle band emergenti del territorio. Quest’anno il cartellone è stato veramente d’altissimo livello, molto vario e con sorprese interessanti. Ok, Lo Stato Sociale lo conoscevamo, sono il top di una certa scena musicale di sottobosco, non c’era bisogno di conferme. Così come per Cristina Donà, i Blonde Redhead, Iosonouncane ecc ecc. Ma vogliamo parlare, tanto per dirne una, degli aretini Whao! ? A me sono piaciuti un sacco. Il Mengo, quindi, tiene vivo il messaggio che in Italia esiste anche altro rispetto a quello che si sente in radio, stimola la curiosità, apre la mente ad altre forme di vita musicale e culturale. Non male
3) è organizzato da giovani. Un gruppo variegato nei gusti, nelle opinioni, nelle provenienze e nei pensieri, ma unito da un obiettivo: quello di fare una cosa bella. In modo professionale, con competenza e capacità organizzativa. Bravi
4) si svolge in una zona residenziale carina, ma inevitabilmente ridotta a “dormitorio” per tutti gli altri 361 giorni dell’anno. E così il Mengo non è solo una festa di musica fatta per i giovani e per gli appassionati, ma anche per tanti aretini e tanti abitanti della zona. Non essendo un festival “impegnativo”, perchè gratuito e con ampie zone oltre quella del palco (es: gli stand) permette a tutti di andare a farsi in giro, trovando uno spazio in cui prendere un po’ d’aria e vedere un po’ di gente. Prende atto dell’esistenza anche delle “periferie” e cerca di portarci un po’ di vita. Ottimo
5) costa relativamente poco e non vive di soli soldi pubblici. Gli organizzatori si danno da fare, raccolgono tanti sponsor privati e riescono a realizzare un festival di grande attrattiva, a ingresso gratuito e con un ottimo livello qualitativo, con una spesa contenuta. Hanno poi il coraggio di sobbarcarsi anche il rischio di rimetterci qualche soldo… fosse mai che una sera piove (per fortuna non è successo)
Di fronte a tutto questo le considerazioni sono due:
– che a Cortona, anzi Camucia, qualcosa di simile era nato nello stesso periodo in cui nacque il Mengo. Per 3 anni andò parecchio bene: si chiamava Insanamente Cortona Sound Festival. Era una festival a ingresso gratuito che si svolgeva nel parco della Piscina Comunale. Arrivarono Caparezza, Morgan, i Linea 77, Frankie Hi Nrg e tanti altri. Venne un sacco di gente e il festival costava poco e basava solo 1/6 del suo budget complessivo sul contributo del Comune. Peccato che, successivamente, la stella si sia eclissata. E’ stata un’occasione persa
– che è ancora possibile far sopravvivere una logica di festival con i 5 elementi che ho elencato sopra. Qualcosa di simile al Mengo lo si potrebbe pensare anche altrove in provincia, magari anche nelle vallate, mettendo insieme le forze. Qualche piccolo esempio già c’è, si potrebbe cercare di farlo crescere oppure lanciare un’idea nuova. E’ ovvio che per rendere complete le nostre estati servono anche altri eventi più grandi e ambiziosi, con costi maggiori e necessità organizzative diverse, ma a volte il risultato si raggiunge anche con formule “minori” che riescono a fare exploit sorprendenti. Tanto da poter essere da esempio anche per i “grandi”
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Nelle altre vallate c'è già: in valdarno abbiamo il Ne Pas Couvrir :)