Dell’ultima tornata di primarie PD vi sono alcuni aspetti che ritengo positivi. Prima di tutto la partecipazione, altissima anche da noi. Poi, per la sinistra, il fatto che potrebbe trattarsi della volta buona per pensionare definitivamente una classe dirigente responsabile di almeno 20 anni di disastri. Tale sgangherata casta di auto-nominati strateghi politici all’italiana per un bel po’ si è ritenuta spocchiosamente l’unica interprete del Verbo e coi suoi errori non solo ha compromesso i destini della sinistra in Italia in questi ultimi decenni, ma ha generato i virus che le hanno dato il ko finale, ossia i tanto deprecati e snobbati “populismi“: il grillismo prima e il renzismo poi.
Detto questo c’è poi da prendere atto che la straordinaria capacità di risultare simpatici e popolari di Renzi e dei renziani nelle varie realtà locali è arrivata a definitivo compimento, con un risultato di consensi eccezionalmente positivo.
Una volta preso il PD, nella sua dimensione nazionale e in quella locale, il prossimo passo dei renziani sarà quello di vincere le elezioni, impresa a mio modo di vedere abbastanza agevole, andando al Governo e anche ad amministrare le realtà locali (Comuni compresi).
Tutto, probabilmente, si compirà nel giro di qualche mese. A quel punto verrà il bello.
Prima di tutto perchè oltre alle innegabili doti da P.R. / Promotori di eventi, ampiamente messe in mostra finora i dirigenti renziani dovranno dimostrare di avere anche altre qualità. Dovranno affrontare i problemi e dare risposte. Non basterà più risultare simpatici, ma si dovrà essere anche utili e non si tratterà più di conquistare consensi evocando una promessa di cambiamento, ma di mantenerli cambiando davvero le cose
A quel punto, poi, non ci saranno più scuse, non ci saranno apparatI da evocare, ombre di D’Alema e segrete stanze contro cui scagliarsi. E nemmeno se la potranno prendere con Berlusconi, visto che hanno sempre criticato l’antiberlusconismo
Solo allora, compiuto questo ciclo, potremo dare un giudizio definitivo su quella che da scettico mi pare più che altro una grande riedizione del paninarismo del Drive In.
Solo fra un po’ di tempo capiremo se Renzi e i renziani, oggi belli e sorridenti nelle foto dei giornali nei quali hanno sempre il vento in poppa, saranno stati solo una moda passeggera, come fu il Drive In e furono nella stessa epoca i Duran Duran, oppure se veramente avranno fatto la rivoluzione.
Solo allora, se davvero avranno cambiato il paese nella direzione che evocano, resistendo all’usura del tempo e al variare delle mode, gli dovremo riconoscere qualche dote in più oltre a quella di essere degli ottimi P.R. di sè stessi. E solo a quel punto smetteremo di ridere vedendoli nelle foto, abbandonando il gioco delle somiglianze coi vari Beruschi, Vito Catozzo, Carmen Russo e compagnia bella
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Si aspettiamo tanto non c'è fretta Lupetti.
Nel frattempo godiamoci i forconi che sono Senza Partiti.
Adesso!